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Così si chiuderà l'Italia intera. A Controcorrente Pierluigi Lopalco chiede di imitare gli Usa sulla quarantena

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Tutta Italia aspetta la riunione del Cts in programma per il 29 dicembre e le conseguenti decisioni del governo sulla quarantena. Il bollettino del 28 dicembre ha segnato il picco record di quasi 80mila nuovi positivi, facendo finire in isolamento centinaia di migliaia di persone. Così si rischia di paralizzare l’Italia e serve quindi arrivare ad un cambio di regole. A spingere per tale ipotesi è Pierluigi Lopalco, epidemiologo ed ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, ospite della puntata del 28 dicembre di Controcorrente, talk show serale condotto da Veronica Gentili su Rete4: “Una riduzione della quarantena è sicuramente ragionevole. Con questo aumento dei positivi si tratterebbe di chiudere tutta l'Italia in casa in poche settimane, immaginate quanti contatti si generano avendo 80mila positivi nel bollettino odierno. Bisogna essere pragmatici e fare attenzione a queste regole. Negli Usa hanno ridotto la quarantena a cinque giorni per chi è asintomatico ed ha fatto due dosi, ma addirittura a chi ha fatto la dose di richiamo dicono soltanto di mettersi la mascherina e di andare in giro anche se positivi. Quindi chiedono solo di fare attenzione”. 

 

 

“Credo che gli italiani - dice con sicurezza il professore ordinario di igiene all’Università del Salento - abbiano imparato sul dover fare attenzione con questo virus, il dover utilizzare la mascherina, se sono in dubbio di aver avuto contatti con un positivo non vado a trovare il mio parente anziano e non vado ad abbracciare una persona con problemi immunologici. In Italia abbiamo una copertura vaccinale altissima, soprattutto negli adulti che sono le persone che potrebbero andare a finire in ospedale”.

 

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