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Variante Omicron, quanto dura la terza dose? "Non lo sappiamo" La confessione di Pfizer agli analisti finanziari

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Pfizer mercoledì 8 dicembre ha assicurato, insieme a BioNTech, che la terza dose del vaccino contro il Covid "copre" anche la variante Omicron. La protezione contro la malattia grave indotta dalla nuova mutazione sudafricana viene migliorata con il booster che aumenta i titoli anticorpali di 25 volte, ha affermato l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. In attesa di un nuovo vaccino "tarato" sulla Omicron che potrebbe essere disponibile a marzo. 

 

Questa è la comunicazione ufficiale della casa farmaceutica, che negli incontri riservati agli analisti finanziari - interessati per illustrare le potenzialità degli investimenti nel settore del momento ai loro clienti - si arricchisce di dettagli più precisi sull'efficacia dei richiami nei confronti della variante sudafricana. 

L'1 dicembre scorso, infatti, si è svolto un incontro a porte chiuse tra i vertici di Pfizer e gli analisti di Evercore ISI. In videoconferenza per la casa farmaceutica ci sono Christopher J. Stevo, Senior VP & Chief IR Officer, e Robert Smith SVP of Global Gene Therapy Business, Pfizer Rare Disease. 

 

Durante la riunione Umer Raffat, manager di Evercore ISI Institutional Equities, chiede numi sulla domanda "più ovvia su cui si concentrano molti investitori". Ovvero quando avremo i dati sulla riduzione completa del titolo anticorpale per il vaccino Pfizer, il vaccino esistente contro la variante Omicron?

A rispondere è Stevo, vicepresidente senior di Pfizer. "Entro le prossime due settimane, e poi avremo un'idea migliore se i vaccini sembrano preservare la loro efficacia o meno". I dati visti sui media di alcuni Paesi in base a "prove del mondo reale, non test di laboratorio, non dati clinici" suggeriscono tuttavia che i vaccini  attuali mantengano la loro efficacia rispetto alla variante Omicron.

Ma Raffat vuole sapere di più, ovvero se l'aspettativa di Pfizer è che il vaccino mantenga l'efficacia "almeno per i primi tre mesi circa dopo il richiamo". Non un peiodo particolarmente lungo, dunque. Novanta giorni dopo il booster

 

Cosa risponde il vicepresidente della società farmaceutica? "È del tutto possibile" dice Stevo, "ma a essere del tutto onesti, non lo sappiamo. Ecco perché ci siamo sempre impegnati a rendere disponibili nuove varianti di vaccini come abbiamo fatto per Beta e per Delta", afferma durante l'incontro. Pfizer è al lavoro sul vaccino ottimizzato per la variante Omicron, dunque, "la nostra aspettativa è per qualsiasi nuova variante e in meno di 100 giorni, basata sull'immunogenicità, non sull'efficacia del vaccino, ma basata sull'immunogenicità, che possiamo averla pronta per il deposito EUA (l'autorizzazione per uso d'emergenza, ndr) entro 100 giorni".

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