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Le mosse di Draghi e Speranza: super green pass fino a Pasqua, stato di emergenza prolungato di sei mesi

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Nel primo giorno del super green pass sono state 120mila le persone controllate dalle forze dell’ordine e sono state alla fine 937 i sanzionati. Un numero cresciuto nel secondo giorno dall’introduzione della certificazione verde rafforzata che si ottiene solo con la guarigione o il vaccino. Ma Mario Draghi non è soddisfatto dei numeri e del comportamento degli italiani che commettono ancora troppe violazioni. Secondo quanto riferisce Affari Italiani dopo aver interpellato fonti governative, l'ipotesi è quella di misure più severe e restrittive nel caso in cui aumenti ancora l'indice l’Rt.

 

 

All’interno del governo, una linea portata avanti dal ministro della Salute Roberto Speranza oltre che dal premier, reputano che sia necessaria un’ulteriore stretta in modo da spingere le vaccinazioni, sia quelle relative alle prime dosi che riducono il numero dei no-vax che le terze. L’interno è quello di non ritrovarsi tra un mese, subito dopo la Befana, nella situazione drammatica di altro paesi europei. Ma quali sono le contromosse pensate dall’esecutivo?

 

 

La prima misura che sarà varata è quella del prolungamento del super green pass almeno fino a alla domenica di Pasqua (17 aprile). Al momento il decreto scade a metà gennaio, ma salvo miracoli che arrivino dalla lettura dei dati del contagio, dei ricoveri e delle terapie intensive, ci sarà l’estensione. Inoltre è altamente probabile, sempre secondo la ricostruzione del sito, che lo stato di emergenza venga rinnovato per altri sei mesi, portando la scadenza al 30 giugno. L'all-in di Draghi e Speranza è volto a scongiurare il lockdown generalizzato, che coinvolgerebbe anche i vaccinati.

 

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