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La Commissione Ue si rimangia tutto, stop alla farsa buonista sul Natale

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Dietrofront, si potrà dire buon Natale. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha deciso di ritirare le linee guida per una "comunicazione inclusiva" interna ed esterna contenute in un documento riservato spuntato nei giorni scorsi. 

Nel testo si spiegava ai dipendenti del governo europeo di evitare riferimenti al Natale e alla Cristianità - finanche nei nomi, come Maria e Giovanni: meglio usare Malika e Giulio, riporta il documento - per non ferire le persone di un altro credo, oltre a varie accortezze per evitare potenziali traumi a donne e persone di ogni orientamento sessuale. 

 

Il testo "non è adeguato allo scopo che si erano prefissate di illustrare la diversità", annuncia ora dopo la commissaria per l’uguaglianza, Helena Dalli, che si è impegnata a riformularle. "La mia iniziativa di elaborare linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nei loro compiti - scrive la commissaria - aveva lo scopo di raggiungere un obiettivo importante: illustrare la diversità della cultura europea e mostrare la natura inclusiva della Commissione europea verso tutti i ceti sociali e le credenze dei cittadini europei. Tuttavia, la versione delle linee guida pubblicata non serve adeguatamente a questo scopo. Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard di qualità della Commissione".

 

"Le linee guida richiedono chiaramente più lavoro. Ritiro quindi le linee guida e lavorerò ulteriormente su questo documento", è l'amara conclusione che ha tutta l'aria dell'autogol. 

Inoltre il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, ha detto nel briefing con la stampa che il documento con le linee guida sul linguaggio inclusivo "sarà pienamente rivisto". "L’intenzione era chiara, quella di illustrare la diversità ed essere inclusivi nella comunicazione. Non è un documento supportato dal Collegio dei commissari, è stato preparato a livello interno, nel gabinetto della commissaria (Helena Dalli, ndr). Lo scopo era assicurare che possiamo rappresentare la ricchezza di diversità dell’Ue".

 

A denunciare l'ennesima farsa europea del politicamente corretto era stata, tra gli altri, Giorgia Meloni che oggi canta vittoria. "La Commissione europea batte in ritirata e stralcia il documento interno che prevedeva l’eliminazione della parola ’Natale' perché considerata poco inclusiva. Abbiamo fermato la vulgata del politicamente corretto" scrive su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia. Esulta anche  Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: "Viva il Natale! Viva l’Europa del buonsenso!". 

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