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Il Covid corre tra i bambini. Silvio Brusaferro: "Circolazione aumentata, soprattutto sotto i 12 anni"

Benedetto Antonelli
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I numeri della pandemia in Italia sono in peggioramento. Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di Regia, infatti, l’incidenza settimanale continua ad aumentare: registrati 78 casi ogni 100mila abitanti (allo scorso monitoraggio erano 53). L’Rt - che misura quante persone potrebbero essere contagiate da un soggetto positivo al Covid - è pari a 1,24 quindi al di sopra della soglia epidemica di 1. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.516 nuovi casi: il totale sale così a 4.843.957. I decessi sono invece 68: il dato complessivo si porta dunque a 132.686. L’aumento di positivi riguarda tutta Italia. «C’è un aumento della circolazione del virus e quindi un aumento dei casi in tutte le Regioni», ha confermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Il Friuli Venezia Giulia registra la situazione più critica: sebbene attualmente presenti un livello di rischio moderato, come le altre regioni, tuttavia è «ad alta probabilità di progressione a rischio alto». Con lo spettro, quindi, della zona gialla.

 

 

La saturazione delle terapie intensive è salita al 4,6% (4,2% la settimana precedente) e si è passati da 385 a 421 persone ricoverate. Aumenta anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, che arrivano al 4,4%. Il tasso di occupazione in aeree mediche a livello nazionale è aumentato al 6% (5,2% la settimana precedente). Il numero di persone ricoverate in queste aree è passato da 2.992 a 3.436. La crescita dei contagi riguarda soprattutto la fascia tra i 30 e i 49 anni, dove molti non sono immunizzati e i bambini sotto i 12 anni, non vaccinati. Brusaferro punta l’attenzione proprio su questi ultimi: «L’analisi dei dati pediatrici ci mostra come sostanzialmente anche in questa fascia d’età ci sia una circolazione aumentata del virus, in particolare nella popolazione sotto i 12 anni». Le scuole sono aperte ormai da due mesi e, fino ad oggi, hanno comunque retto. Bisognerà capire se nelle prossime settimane la situazione resterà sotto controllo o questo ultimo aumento dei contagi tenderà a crescere. Ad oggi in Italia sono state somministrate 91.686.182 dosi di vaccino. Brusaferro spiega che «l’efficacia vaccinale rimane molto elevata, supera il 90%, contro ospedalizzazione, ricoveri, terapie intensive e decessi», ma «per quanto riguarda le fasce d’età più centrali è un po’ più bassa: diminuisce significativamente a partire dal sesto mese. Per questo, man mano che passano i sei mesi dalla seconda dose, è importante aderire alla campagna della dose booster o terza dose».

 

 

L’Iss fa il punto anche sulla Delta plus, nuova mutazione che proviene dalla variante più nota. Nel nostro Paese la plus è «presente in dieci regioni/province autonome, ma rimane minoritaria», spiega l’Istituto. «Il lignaggio AY.4.2 - si legge - è stato identificato anche in Italia, con 147 sequenze totali in I-Co-Gen», la piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti, «di cui 120 presentano le mutazioni Y145H e A222V». In Italia «si conferma la netta prevalenza della variante Delta», aggiunge l’Iss, «caratterizzata da una maggiore trasmissibilità rispetto alla variante Alfa, tra il 40% e il 60%» in più, ricorda, «e un aumentato rischio di ospedalizzazione, in particolare tra individui parzialmente vaccinati o non vaccinati». Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, fa notare anche che la differenza tra la plus e la Delta normale non è poi così grande, perché in base ai dati disponibili arrivati finora dall’Inghilterra pare che abbia solo il 10% in più di capacità di contagiare.

 

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