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Vaccino ai bambini, il piano dell'Europa: a dicembre sotto i 12 anni, a inizio 2022 sotto i cinque

In poche settimane il verdetto dell'Ema sul siero Pfizer ai più piccoli: ecco i dati sugli eventi avversi

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A dicembre il vaccino anti-covid potrà essere somministrato anche ai bambini tra i 5 e i 12 anni. A inizio 2022, invece, potrebbe essere la volta dei piccoli tra i 6 mesi e i cinque anni. E' quanto svelato in un retroscena de La Stampa che anticipa le mosse dell'Ema, l'agenzia del farmaco europea alle prese con l'autorizzazione dell'utilizzo dei sieri anche nelle fasce più giovani della popolazione.

Stando a quanto rivela il giornalista Paolo Russo, infatti, l'Ema ha già giudicato positivamente i primi studi inviati da Pfizer sulla sperimentazione del proprio prodotto sui bambini under 12. Per dare il via libera. però, l'agenzia del farmaco intende aspettare alcuni studi più approfonditi che, peraltro, sono stati già richiesti anche dalla Fda, l'analogo ente statunitense.

Questi ulteriori dati dovrebbero arrivare a novembre, e la tempistica permetterebbe l'autorizzazione e la successiva somministrazione dei vaccini ai più piccoli già a dicembre. Entro fine anno poi arriveranno i risultati dei test sui bambini in età pediatrica e se dovesse essere confermata l'efficacia e la non pericolosità dei sieri, il via libera per la fascia più giovane arriverà nei primi mesi dell'anno prossimo.

Intanto l'accendersi di nuovi focolari in Europa - dalla Gran Bretagna al Belgio passando per l'Austria - allontana ancora una volta la fine della pandemia. Sempre alla "Stampa" affida le sue previsioni Marco Cavaleri, responsabile della task force vaccini dell'Ema: "Con questo virus così mutante - spiega - per raggiungere l'immunità di gregge occorrerà avvicinarsi sempre più al 100% di vaccinati". Anche le ipotesi 90 o 95%, quindi, non metteranno al sicuro dal propagarsi del Covid.

Il vaccino per i più piccoli al momento si sta dimostrando sicuro, anche se non mancano casi di reazioni avverse. "Stiamo studiando le rarissime miocarditi insorte - spiega Cavaleri - ma parliamo di 4-7 casi ogni centomila vaccinazioni".

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