Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Aria che Tira, lite furibonda tra Pregliasco e Borgonovo: "servo di Draghi", "scemenze". Colpo di scena finale

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Insulti, baraonda e collegamento interrotto. A “L’Aria che Tira”, il programma del mattino di LA7, va in scena un melodramma. Francesco Borgonovo, vicedirettore de “La Verità”, sostiene che il virologo Fabrizio Pregliasco in una recente intervista abbia smontato la validità del green pass, che i vaccini non sono così determinanti alla luce della disastrosa situazione in Gran Bretagna e lo definisce: “Massimo Decimo Pregliasco, servo dell’unico vero imperatore Mario Draghi”. Il professore sta al gioco, ma osserva: “Borgonovo riprende elementi di quello che dico e li mette nella sua narrazione sempre contro quello che si sta facendo o si è fatto. Purtroppo dobbiamo immaginare che grazie all’aperture, alla riduzione della circolazione del virus e alle condizioni atmosferiche ci può essere un rialzo dei contagi come in Inghilterra che ha iniziato bene però poi si è lasciata andare. Davanti alla pandemia dobbiamo usare plurime azioni, non esiste un manuale, il vaccino da solo non basta perché non ha un’efficacia al 100%, servono anche le azioni di contenimento del contatto umano”.

 

 

Borgonovo ribadisce che sono stata raccontate bugie sulla bravura dell’Inghilterra a vaccinare di più per riaprire prima e Pregliasco replica duro: “Perché continua a dire queste scemenze perché continua a miscelare la realtà con finzioni? Ma basta! In una prima fase avevano fatto bene!”. Il giornalista tira dritto: “Qual è la soglia accettabile di morti e contagi per garantirci una vita normale? Tanto zero decessi non ci saranno mai, dobbiamo convivere con il virus per anni. E si è vista l’inutilità del green pass”, Myrta Merlino lo interrompe per dare la parola ai suoi ospiti, il giornalista si inalbera e subisce la reprimenda: “Stai parlando da mezz’ora, anche gli altri vorrebbero dire la loro, mi hanno chiesto la parola, facciamo a turno!”. Nuovo giro di considerazioni e nuovo violento litigio. Borgonovo attacca il governo sostenendo che gestisce male la pandemia e Pregliasco sbotta: “Ma perché dire gestito male? Ma perché dobbiamo buttare tutto in caciara? Roba da matti! Si è fatto il possibile! E va beh… Dica le sue scemenze”, “Posso dire il mio pensiero? Altrimenti prendo e vado” è la minaccia del giornalista che aggiunge: “Il Presidente del Consiglio ha attribuito i morti alle persone non vaccinate, di fronte a uno Stato che dice una cosa e si smentisce, ho il diritto di dire che non ci sto e ricordo a Pregliasco, che oggi si incavola che nel 2020 diceva che le mascherine non servivano. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. La frecciatina colpisce il virologo che azzanna: “No, non ci sto così. Questa è una scemenza, una scemenza, basta! Mi dispiace il contrasto con Borognovo, sicuramente non si è fatto il meglio, potevamo fare di più, ma siamo stati investiti da un’emergenza, eravamo impreparati, gli errori e la sofferenza ci sono stati. Sulle mascherine chirurgiche non mi sono contraddetto, Borgonovo invece tira in ballo le notizie per negativizzare tutto”.

 

 

Una gazzarra inattesa travolge lo studio e i telespettatori, mentre Merlino perde la pazienza: “Uno alla volta, ho bisogna che si capisca da casa. Borgonovo non hai finito? E’ mezz’ora che stai parlando!”. In sottofondo, l’ospite Andrea Purgatori bisbiglia: “Sembra un libro di Wallace, 800 pagine senza punteggiatura, non è possibile”, Borgonovo si impermalisce e sbraita: “Non si riesce a finire un ragionamento, arrangiatevi, arrivederci, grazie e buona giornata!”. E stacca il collegamento. Myrta Merlino è nera dalla rabbia: “Gli altri hanno ascoltato in silenzio, alzarsi e andarsene non è il modo di comportarsi francamente, non ci si comporta così, gli altri hanno aspettato e non si sono alzati e se ne sono andati. E che diamine!”. Dopo qualche minuto, a mente fredda, la conduttrice aggiunge: “Abbiamo avuto un’inutile incomprensione con Borgonovo. Sentire tutte le opinioni è il sale della vita, ma ci sono alcune cose di fondo che non si possono mettere più in discussione, io c’ero quando morivamo come mosche a Bergamo e Brescia e i sindaci piangevano in televisione. Io c’ero. Per me il vaccino ha salvato la vita a moltissime persone, è incontrovertibile. Parliamo delle inchieste, ma non mettiamo in discussione la bontà del vaccino altrimenti le persone si confondono e noi abbiamo bisogno di alcune certezze”.

 

 

Dai blog