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Doppio vaccino in un giorno: il progetto dell'Italia tra influenza e Covid

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Il numero di contagi da Coronavirus nelle ultime settimane ha subito una flessione e ora si attendono gli esiti della riapertura delle scuole, che negli altri paesi ha portato ad un’impennata dei casi Covid. Per non farsi trovare impreparati in vista della fase calda dell’autunno il Governo sta valutando la migliore strategia per proteggere la fascia più a rischio, quella degli over 60. Come riferisce Repubblica all’interno dell’esecutivo sono preoccupati per la contagiosità della variante Delta, molto più alta rispetto a quella del virus originale arrivato da Wuhan, e quindi è nata un’idea per affrontare il problema di come e quando somministrare la terza dose di vaccino.

 

 

Al momento il piano prevede che nello stesso giorno sia somministrata la dose aggiuntiva contro il Covid e inoculare gli over60 anche con il virus antinfluenzale. Dopo aver iniziato le iniezioni con le persone che presentano gravi fragilità al sistema immunitario si passerà a proteggere chi ha più di 80 anni e chi si trova in una Rsa. Il piano dovrebbe iniziare a fine ottobre e si ricalcherà la strada già percorsa negli Stati Uniti. Negli Usa si è deciso di procedere con la doppia somministrazione in contemporanea su indicazione dei Cdc e anche l’Italia è pronta a fare così. Al ministero della Salute si ipotizzano due iniezioni, una per braccio, nel corso della stessa seduta. L’Italia è il primo paese Ue a muoversi in tale maniera, gli altri, per ora, restano a guardare.

 

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