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Esodo per 28 milioni di italiani: è finalmente tempo di vacanze

Pina Sereni
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Sabato da «bollino rossoo» per il primo «esodo estivo» nell’ultimo giorno di luglio. Traffico intenso ma disagi limitati su tutta la rete stradale della Penisola. «Si stanno spostando in molti - ha riferito la Polstrada che ha costantemente monitorato la situazione - ma è tutto abbastanza regolare». In base a quanto riferito dalla Polizia stradale, la situazione è stata tranquilla anche verso il confine della Slovenia al nord, e a Villa San Giovanni, in Calabria, dove i tempi di imbarco per attraversare lo Stretto sono rimasti regolari. Prima giornata di esodo, come previsto, con traffico molto intenso in Veneto, ma senza particolari criticità lungo l’autostrada A4 dove negli anni passati si formava un serpentone ininterrotto di auto per molti chilometri. Test superato quindi per la terza corsia, appena completata nel tratto Alvisopoli - Nodo di Palmanova, che è riuscita a reggere il passaggio anche di 3.300 transiti all’ora (alle 11). Le code a tratti si sono maggiormente formate, invece, sempre in mattinata, nel tratto a due corsie tra Meolo e Portogruaro in direzione Trieste. È proprio in quella direttrice che si è sviluppato il traffico.

 

 

Tanti i turisti stranieri, soprattutto dalla Germania, ma anche da Francia e dall’Olanda, che hanno optato per le località balneari del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, ma soprattutto per le coste slovene, istriane e dalmate. È infatti alla barriera del Lisert (anche per il sopraggiungere dei lavoratori dell’Est Europa di rientro dal Nord Italia nei loro Paesi per trascorrere le vacanze) che si è raggiunto il picco della coda con 4 chilometri poco dopo l’ora di pranzo. Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè, sono 20,8 milioni gli italiani in viaggio per concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto dell’estate 2021, in leggero calo rispetto allo scorso anno (-1%). «A pesare sono nell’ordine la paura del diffondersi della variante delta, le difficoltà economiche e i timori per il futuro e di conseguenza - sottolinea la Coldiretti - rispetto all’agosto del 2019, prima della pandemia, si registrano circa 3 milioni di vacanzieri italiani in meno. A mancare all’appello nel mese di agosto sono anche circa 4 milioni di turisti stranieri con i pernottamenti dall’estero praticamente dimezzati rispetto allo stesso periodo prima della pandemia, con la ripresa dei contagi e le limitazioni ai viaggi».

 

 

«Il perdurare dell’emergenza sanitaria spinge così quasi 1 italiano su 3 (32%) a scegliere una metà vicino casa, all’interno della propria regione di residenza. In ogni caso le destinazioni nazionali sono preferite da quasi la totalità dei cittadini per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze presenti all’estero». «Se la spiaggia - aggiunge la Coldiretti - resta la meta preferita, con la preoccupazione degli assembramenti cresce il turismo in montagna e la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città.

 

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