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Regioni a rischio zona gialla. Ritorna l'obbligo delle mascherine all'aperto

Luigi Frasca
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Il Covid-19 continua a destare preoccupazione in Italia e c’è rischio che alcune regioni dalla fine della prossima settimana possano tornare in giallo. Crescono infatti i focolai in Sicilia e aumentano i contagi in Lombradia e Lazio. E la Campania annuncia una nuova stretta: il governatore Vincenzo De Luca ha intenzione di firmare un’ordinanza che conferma l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto fino al 31 agosto e prolunga lo stop alla vendita di alcolici dalle 22 alle 6 del mattino. E non solo. Per tutto il mese di agosto scatta l’obbligo di controlli, anche a campione, per tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto napoletano di Capodichino.

 

 

Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, sono 6.513 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore e 16 i morti. I decessi dal febbraio 2020 sono 128.063, mentre i contagi toccano quota 4.350.028. Con 264.860 test, fra tamponi molecolari e antigenici rapidi, analizzati, il tasso di positività cala leggermente dal 2,7% al 2,45% di ieri. Ancora in aumento i ricoverati con sintomi nel Paese. Crescono, infatti, di 39 unità i pazienti nei reparti ordinari, dove ci sono 1.851 letti pieni. Sono 214, invece, al momento i posti occupati in terapia intensiva (+13 rispetto al giorno precedente). Il saldo degli ingressi del giorno è di 25. Se si registrano 4.323 attuali positivi in più nell’ultimo giorno, 87.285 in totale, sono più di duemila (2.170) i nuovi guariti, cioè 4.134.680 dall’inizio della pandemia. È la Sicilia con 901 nuovi casi la regione italiana che ne registra di più nelle ultime 24 ore (4 i morti), seguita dalla Lombardia con 777 positivi e 4 vittime e dal Lazio con 742 contagi e 3 decessi. L’assessore laziale alla Sanità, Alessio D’Amato, rassicura: «Bassa la pressione sulla rete ospedaliera. Il Lazio rimane zona bianca». Quasi tutte le altre regioni registrano casi in tripla cifra, tranne il Friuli Venezia Giulia (88), l’Abruzzo (85), la Provincia autonoma di Bolzano (22), quella di Trento (34), la Basilicata (61), il Molise (5) e la Valle d’Aosta (4).

 

 

Intanto i «No Green pass» sono tornati in piazza, questa volta con numeri inferiori rispetto al fine settimana scorso, ma con la stessa contrarietà allo strumento messo in campo dal Governo che entrerà in vigore dal 6 agosto. Da Nord a Sud centinaia di persone hanno sfilato per le vie centrali in cortei non autorizzati: nessun preavviso ufficiale neanche stavolta, tutto corre sui social, ma il tam tam (a volte amplificato anche da movimenti di estrema destra o centri sociali) ha raggiunto l’obiettivo. Da Trento a Napoli i manifestanti, al grido di «Libertà, libertà» si sono fatti notare, purtroppo anche con episodi di intolleranza nel confronti della stampa come è accaduto a Genova. Qui un migliaio di manifestanti ha improvvisato un corteo, non autorizzato, per le vie del centro città partendo da piazza De Ferrari. Pesante la contestazione all’indirizzo dei giornalisti presenti ai quali sono state lanciate delle monetine. I cronisti hanno ricevuto minacce e insulti da una frangia del corteo. «Pennivendoli, andate a vendervi. Fate un mestiere onesto», alcune delle urla all’indirizzo dei giornalisti. Manifestazione non autorizzata anche in piazza della Signoria, a Firenze: secondo la questura, hanno partecipato circa 400 persone e una trentina, identificati dalla Digos, saranno denunciati per manifestazione non preavvisata. Centinaia sono scesi in centro anche a Milano, Roma, Torino e Napoli.

 

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