Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

D'Amato si vanta, ma altro che immunità di gregge. Il Lazio può tornare in zona gialla

Antonio Sbraga
  • a
  • a
  • a

«Giallo» sull’immunità di gregge annunciata dalla Regione Lazio. Che ieri non ha fatto manco in tempo a brindare al traguardo del completamento del ciclo vaccinale del 70% dei residenti adulti «entro lunedì», con l’entusiasmo spento dall’arrivo della doccia gelata riservata dal monitoraggio del Ministero della Salute. Nel quale il Lazio figura, infatti, sul mesto podio del tasso d’incidenza più alto, rischiando così di passare il ferragosto in Zona Gialla. «Si segnala che le seguenti Regioni riportano una incidenza settimanale maggiore di 50 casi ogni 100.000 abitanti: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto», avverte il Rapporto ministeriale. Ma il Lazio è terzo, con un’incidenza settimanale di 87,5 (peggio solo Sardegna con 136,2 e Toscana con 94,5). E risulta anche come la quarta Regione con la stima dell’indice di contagio Rt più alto: 2.01 (dopo Sardegna, Trento e Liguria). Dopo i «4.002 nuovi casi segnalati nella settimana», nel Lazio la «classificazione complessiva di rischio è moderata ad alta probabilità di progressione». Fortunatamente i tassi d’occupazione dei degenti-Covid nei posti letto dei reparti d’area medica e in quelli di terapia intensiva sono ancora sotto la soglia critica e, conseguentemente, la Regione Lazio per ora rimane in Zona Bianca, ma solo in base ai nuovi parametri decisi dal Governo con l’ultimo decreto.

 

 

Ieri sono stati 17 i nuovi ricoveri ordinari, portando il numero complessivo dei degenti-Covid a 290, pari al 5% (la media nazionale è del 3%) dei 6.421 posti letto d’area non critica del Lazio. Lieve aumento anche nei reparti di Terapia intensiva con i 5 nuovi ingressi di ieri, che portano il numero dei degenti-Covid a 44, pari al 5% (3 punti in più della media nazionale) dei 943 posti letto laziali (altri 193 sono «attivabili» nella Regione). Ed è tornata a salire anche la pressione sui Pronto Soccorso: alle 11 di ieri si contavano «616 pazienti in attesa di ricovero o trasferimento» nei 49 Ps del Lazio. A partire dal policlinico Umberto I di Roma, il più sovraffollato, con 86 pazienti su 124 in stand-by per un posto nei vari padiglioni. Seguito dal Pertini di Roma, con 67 pazienti su 92 in cerca di un letto, e dal policlinico Gemelli, con 42 su 92 in attesa di una sistemazione nei reparti. Però ancora «lontani da soglie di rischio, non assistiamo a criticità sulla rete ospedaliera - ha tenuto a sottolineare l’assessore D’Amato - Resta assolutamente prioritario vaccinarsi e completare il percorso di vaccinazione». Proprio sulla campagna vaccinale D’Amato ha però voluto in ogni caso rimarcare il primato: «il Lazio è la prima Regione in Italia ad essere in linea con le indicazioni del Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, relativamente alla soglia del 70% di adulti con iter vaccinale completato entro fine luglio».

 

 

Però il Lazio è anche la stessa Regione a risultare maglia nera sul numero di operatori sanitari che ancora non hanno completato il ciclo vaccinale: sono in 30.269, infatti, quelli che ancora non si sono sottoposti alla somministrazione della seconda dose. Su una «popolazione di personale sanitario» di 200.835 operatori il richiamo è stato inoculato solo a 170.318, pari all’84,77%, nove punti in meno della media nazionale del 93,39% (ha fatto peggio soltanto la Provincia autonoma di Trento con l’83,57%). Queste le cifre del report settimanale del commissario Figliuolo, che indica anche come, su una «popolazione di personale scolastico» di 120.865, nel Lazio i vaccinati completi sono soltanto 96.923, pari all’80,19% (superiore alla media nazionale del 78,20%). Anche per queste cifre il Lazio, insieme a Sicilia e Sardegna, rischia di passare in Zona Gialla entro le prossime due settimane. Soprattutto se l’incidenza settimanale dovesse continuare con il trend seguito dal 9 luglio in poi, quando è passato prima da 24.0 a 68,8 fino all’87,5 registrato ora.

 

Dai blog