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Palermo, le scuse di Imen Jane sono un autogol: la solita storia retorica sulla figlia di immigrati

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Le polemiche su Imen Jane continuano a farla da padrone sui social. L’influencer, all’anagrafe Imen Boulahrajane, è stata presa di mira per alcune storie Instagram, considerate del tutto fuori luogo e offensive nei confronti dei lavoratori. La Jane, in vacanza a Palermo, ha filmato l’amica Francesca Mapelli che rimproverava il gestore di uno stabilimento balneare poiché una sua dipendente non conosceva la storia del locale, aggiungendo poi un commento “facilone” sullo stipendio della ragazza in questione. 

 

 

“Buongiorno a tutti - l’incipit delle scuse della Jane, in passato smascherata perché affermava di essere laureata in economia ma era senza titolo di studio - sono rientrata da Palermo e questa mattina voglio fare questo video perché mi dispiace. Mi dispiace perché le storie che ho pubblicato ieri sono state molto brutte e offensive, me ne sono resa conto immediatamente dopo, e hanno mancato di rispetto a tantissime persone. E di questo voglio scusarmi con tutte le persone che ho offeso direttamente e indirettamente. Ho sbagliato a comunicare un messaggio di quel tipo, proprio io che creo che la comunicazione sia una responsabilità enorme, ne ho sempre avuto la consapevolezza ma evidentemente devo ancora migliorarmi in questo. Ringrazio tutte le persone che da una parte hanno capito, perché mi conoscono, e dall’altra chi mi ha dato i suoi commenti e reazioni per capire e comprendere tutto l’errore che ho commesso”.

 

“Ho sbagliato due volte, sia perché da una parte sono venuta meno a tutti i valori e le campagne a cui ho sempre preso parte e ho cercato di raccontare, lo sa bene chi mi segue. Dall’altra parte sono venuta meno alla mia stessa storia: i miei genitori sono immigrati, sono giovani marocchini che sono andati via dal loro paese per cercare altre opportunità che il loro paese non poteva dare loro, nonostante tutti i loro sforzi, nonostante tutti i loro studi. L’ideologia del ‘sei nella condizione in cui sei perché te lo meriti e non fai abbastanza’ non mi appartiene” conclude Imen Jane in una serie di storie su Instagram, che per qualche minuto erano state rimosse e poi nuovamente pubblicate.

 

 

Il video-messaggio di scuse è stato preso nuovamente di mira dai social, che l’hanno accusata in particolare per il passaggio sulla sua famiglia: “Dopo la clamorosa figura di parla, Imen Jane chiede scusa e, in modo vittimistico, gioca l’asso della figlia di immigrati marocchini fuggiti dal loro Paese in cerca di un futuro migliore. Vale anche per la laurea in economia sbandierata ma mai conseguita?”;  "I miei genitori sono immigrati marocchini è il nuovo io ho tanti amici gay”; “Lo sapevo che avrebbe giocato la carta dei suoi genitori marocchini, patetica e prevedibile”; “Le storie di scuse di Imen Jane (fino a ieri non sapevo chi fosse, e stavo meglio così) sono imbarazzanti e sconclusionate, cosa c’entra che i suoi genitori sono immigrati marocchini col fatto che lei e i suoi amichetti abbiano perculato i palermitani come se fossero caproni?”. 

 

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