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Vaccino, "non c'è informazione imparziale". Gianluigi Paragone annuncia la causa alla Rai

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Gianluigi Paragone disintegra la Rai sul tema del vaccino contro il Covid. Il candidato sindaco di Milan e leader di ItalExit ha accusato per diversi mesi la tv di stato di fare informazione faziosa sui prodotti contro il virus ed ora è riuscito a dimostrare che aveva ragione, smascherando i vertici di viale Mazzini: “In Commissione di Vigilanza ho sollevato la questione dell’informazione a senso unico sui vaccini. Visto che il vaccino non è obbligatorio chi vorrebbe avere un’informazione completa non può essere soddisfatto, ma anche queste persone pagano il canone che viene messo in bolletta. La risposta ufficiale della Rai ammette che ‘non fa un’informazione imparziale’ e che ‘non vuole dare tutte le informazioni’. Alla luce di questa risposta arrogante interpelleremo la magistratura. Faremo un esposto o una class action. Non essendo obbligatorio questo vaccino ci sono dei dubbi anche all’interno della scienza. In tanti paesi si preferisce la libertà vaccinale, in generale. ‘Non esistono regole per una par condicio che si possa applicare’ dice la Rai sul vaccino anti-Covid, che in realtà non è neanche un vaccino, ma un siero. Anche sul tema della guerra c’era un dibattito. Il cittadino deve avere la possibilità di farsi un’idea e la Rai non lo fa”.

 

 

Paragone, nella sua diretta su Facebook, è una furia senza sosta: “Anche i no-vax, che vengono sempre denigrati, stanno nel pieno del comportamento che lo Stato ha messo come opzione. Se non c’è obbligo posso non vaccinarmi. Darmi la parola non è un lusso. Viene rotto il contratto di servizio pubblico, andremo a denunciarli. Non c’è stato mai alcun leale contraddittorio, forse solo al Tg2 Post. Chi pone delle questioni non ha spazio sulla Rai. Mediaset è molto più corretta. Chi ha posto dei dubbi è stato oscurato. Hanno fatto parlare chiunque, i peggiori, gente che ha ammazzato i figli. Ma chi si vaccina deve avere l’ultima vera parola contro gli altri, che non sono criminali. ‘In questo caso specifico non vi sono riferimenti che obblighino la Rai a rispettare le logiche di ricerca dell’equilibrio’. Questa è la frase su cui faremo un esposto. È schifoso”.

 

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