Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Erano lingue in bocca e ora..." Paragone senza freni, così fa pezzi Grillo e Conte a Stasera Italia

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

“Grillo è scoppiato, è bollito”. Gianluigi Paragone senza freni nella puntata di martedì 29 giugno di Stasera Italia News. Il talk show sotto la conduzione di Veronica Gentili, in onda su rete 4, apre il primo blocco della trasmissione sul cortocircuito tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte.

 

Al centro del dibattito le parole del fondatore del Movimento cinque stelle, che nelle ultime ore, hanno sancito la spaccatura con l’ex premier. A commentare la vicenda il leader di Italexit, ex pentastellato, che con poche battute fa a pezzi il garante del M5s: “Erano lingue in bocca fino a due ore fa. Grillo aveva individuato Conte come il nuovo architetto per il nuovo movimento cinquestelle… era tutto un tripudio di toni d’amore. Grandi affetti, effusioni incredibili poi ad un certo punto Grillo è fatto così quando le cose non vanno come dice lui allora rovescia il tavolo”.

 

Poi continua con l’affondo: “Il problema non è rovesciare il tavolo perché lo puoi rovesciare quante volte vuoi, ma hai dietro una comunità che ti segue? Secondo Paragone, dunque, i gruppi parlamentari del movimento cinquestelle si stanno riducendo in termini di componenti “non sono controllati da nessuno, al massimo da capibanda e quindi Grillo e Conte non hanno alcun potere nel controllare le truppe”. Ma non è finita qui perché a riprova della sua idea solleva il celebre video in cui il fondatore del M5s difende il figlio dalle accuse di stupro di gruppo: “Grillo è bollito non possiamo far finta del video in difesa del figlio. Da lì in poi non ne imbrocca neanche una. Anche in questa cosa qua si vede che c’è livore, capriccio e qualcosa che ormai caratterizza un ex comico, un ex leader, un ex visionario”.

 

Poi la bordata: “Il problema di Grillo è che è scoppiato ed è scoppiata anche la sua schizofrenia. Non ha più un senso logico anche narrativo anche politico. E non voglio difendere Conte è noto che Di Maio stava facendo la guerra a Conte silenziosamente non si immaginava l’endorsement di Grillo. Il fatto è che ora quello è il bacio della morte, è uno scorpione”. Infine, chiosa durissimo: “Si è bevuto totalmente il patrimonio elettorale fondato sul “vaffa”. Il “vaffa” aveva una capacità di sintesi ma dopo di che se vai a governo e non riesci più a trovare un senso politico a quello che stai facendo diventi il junior partner del Partito Democratico”.

Dai blog