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Via libera Oms a Sinovac, Burioni fa la guerra al vaccino cinese

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L’ Oms ha approvato il vaccino Sinovac-CoronaVac Covid-19 per l’uso di emergenza, garantendo a Paesi, finanziatori, agenzie di approvvigionamento e comunità che il prodotto della farmaceutica cinese Sinovac «soddisfa gli standard internazionali di sicurezza, efficacia e produzione». «Il mondo ha un disperato bisogno di più vaccini contro Covid-19 per affrontare l’enorme disparità di accesso nel pianeta - commenta Mariângela Simão, responsabile Oms per l’accesso ai prodotti sanitari - Esortiamo i produttori a partecipare al programma Covax, condividere il proprio know-how e i propri dati e contribuire a tenere sotto controllo la pandemia».

 

 

 

Nel caso del vaccino Sinovac-CoronaVac, la valutazione dell'Oms ha incluso ispezioni in loco dell’impianto di produzione. Si tratta di un vaccino inattivato, facile da conservare e maneggiare e particolarmente adatto per i Paesi a basso reddito. Anche il Gruppo consultivo strategico di esperti sull’immunizzazione (Sage) dell’Oms ha completato la revisione del vaccino. Sulla base delle evidenze disponibili, dunque, l’Oms raccomanda l’uso del vaccino negli adulti di 18 anni o più, con una somministrazione di due dosi da due a quattro settimane di distanza l’una dall’altra. I risultati di efficacia mostrano che il vaccino previene la malattia sintomatica nel 51% degli immunizzati e Covid grave e l’ospedalizzazione nel 100% della popolazione studiata. Pochi adulti "over 60" sono stati arruolati negli studi clinici, quindi non è stato possibile stimare l’efficacia in questo gruppo di età. Ma l’Oms non raccomanda un limite di età per il vaccino perché i dati raccolti durante l’uso successivo in più Paesi e i dati di supporto sull’immunogenicità suggeriscono che il vaccino potrebbe avere un effetto protettivo nelle persone anziane. Per gli esperti, non c’è motivo di credere che il vaccino abbia un profilo di sicurezza diverso nelle popolazioni più anziane e più giovani.

 

 

 

Il via libera al vaccino cinese, però, viene criticato senza mezzi termini da alcuni virologi come Roberto Burioni. «Fino ad ora nessun dato scientifico è stato pubblicato né messo a disposizione formalmente della comunità scientifica internazionale riguardo all’efficacia e alla sicurezza di questo vaccino». Così il virologo Roberto Burioni, docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano commentando sul suo sito di divulgazione scientifica "MedicalFacts" l’approvazione del vaccino anti-Covid Coronavac della cinese Sinovac da parte dell’ Oms. «Avete capito bene - incalza il virologo - nessuna pubblicazione è mai uscita descrivendo la sperimentazione clinica di questo vaccino. Per cui, diciamo così, Oms è andata sulla fiducia, fiducia sui dati forniti dai cinesi».

«Ogni giorno - scrive Burioni - questa pandemia ci offre motivo di grande sorpresa. L’Organizzazione mondiale della sanità che, diciamo così, non si è particolarmente distinta per indipendenza e prontezza nelle decisioni, oggi ci stupisce definitivamente. Infatti approva il vaccino cinese Sinovac-Coronavac contro Covid-19». «Mi chiedo - polemizza il virologo - se nell’acronimo non sia arrivato il momento di riconsiderare quella "S" finale, perché approvare vaccini senza dati scientifici condivisi e validati dalla comunità scientifica internazionale - conclude - ha davvero poco a che fare con la difesa della salute, almeno intesa come la intendiamo noi».

 

 

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