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Furbetti del vaccino, la procura di Arezzo apre un fascicolo sul caso Scanzi

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Si muove anche la Giustizia nel caso che riguarda Andrea Scanzi e la sua vaccinazione. La procura di Arezzo, guidata dal procuratore Roberto Rossi, ha aperto oggi un fascicolo conoscitivo sulla vicenda del giornalista toscano, a cui è stato somministrata una dose di AstraZeneca venerdì scorso dopo che il suo nome era stato inserito nella lista della 'panchina vaccinale'. Il fascicolo è stato aperto, "a modello 45", senza cioè indagati e senza ravvisare al momento reati specifici. Nel fascicolo per ora sarebbero stati inseriti solo una serie di articoli di giornali che si sono occupati della vicenda.

 

 

Scanzi, per difendersi dagli attacchi incrociati, ha pubblicato un post su Facebook: "Questa polemica sulla mia vaccinazione non mi diverte. Per niente. Mi offende, mi ferisce, mi fa incazzare. Oltrepassa qualsiasi forma di disonestà intellettuale. Lunedì scorso ho dato al mio medico curante la disponibilità, nel pieno rispetto delle regole, a farmi somministrare qualsiasi dose di vaccino destinata a finire altrimenti nelle fogne se non l’avessi presa io. L’ho fatto a maggior ragione dopo avere sentito domenica scorsa il generale Figliuolo da Fazio. Quello delle dosi sprecate è un tema a lui caro, al punto tale da averci dedicato un’ordinanza ad hoc il giorno successivo. Venerdì, dopo tre giorni di blocco nazionale perché 'Astrazeneca fa venire le trombosi' (il messaggio passato purtroppo era quello), mi hanno chiamato per dirmi che c’era una dose disponibile a fine giornata. Mi hanno ripetuto - una parte del messaggio del giornalista - che non avrei rubato il posto a nessuno".

 

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