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I furbetti di Bankitalia sperano in Draghi per vaccinarsi prima degli altri

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La lettera dei sindacati: "Forniamo un servizio pubblico essenziale, dobbiamo essere compresi nel piano"

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I dipendenti di Bankitalia provano a passare davanti a tutti per i vaccini. Chissà, forse è la presenza a Palazzo Chigi di un loro "collega" come Mario Draghi. Fatto sta che i dipendenti di Palazzo Kock stanno davvero pensando di potersi vaccinare prima degli altri. E questo perché avrebbero fornito alla cittadinanza dei "servizi essenziali". Come se non potesse dire più o meno lo stesso quasi ogni lavoratore.

Ecco la lettera del sindacato Uil Bankitalia in cui si fa la richiesta: "I dipendenti della Banca d’Italia, dopo aver assicurato al Paese l’offerta “in presenza" dei servizi pubblici essenziali anche durante i lockdown imposti a causa dell’emergenza sanitaria attendono ora di sapere se la Banca (che a tutt’oggi tace) si sta adoperando affinché le lavoratrici e i lavoratori impegnati nell’erogazione dei citati servizi vengano opportunamente presi in considerazione nell’ambito del piano vaccini".



 "Tra le categorie interessate alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, recentemente approvato, vi sono proprio coloro che lavorano nei servizi pubblici essenziali" si legge ancora. "Nel frattempo chiediamo al nostro Istituto di comunicare quali sono le reali intenzioni del vertice tenendo ben presente il “rischio contagio” al quale sono sottoposti ogni giorno i lavoratori e il contesto globale decisamente impegnativo in cui devono operare".

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