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Indice Rt invariato ma i dati peggiorano, quali regioni cambiano colore

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L’indice Rt in Italia è invariato a 0,84 ma si osserva comunque un leggero peggioramento dei dati. La pandemia è in una "fase delicata", sottolinea la cabina di regia dell'emergenza mentre si discute della riapertura serale dei ristoranti in fascia gialla. 

 

L'indice della trasmissibilità del Covid-19 è stabile 0,84. Questo è l’esito dell’analisi della cabina di regia ministero della Salute-Iss che monitora settimanalmente i dati. Da cui emergerebbe come unica modifica rispetto al quadro dei «colori» della scorsa settimana la promozione della Sardegna dall’arancione al giallo. Mentre Puglia, Sicilia e Provincia di Bolzano rimangono arancioni. Quanto all’Umbria, già in arancione, dai dati non è escluso possa passare in zona rossa. Tutte le altre regioni sarebbero confermate in zona gialla.

 

Si conferma dunque l’indice Rt della scorsa settimana, ma stavolta con un range (0,76-1,02) che supera l’1 nel suo limite superiore. In due regioni la trasmissibilità è in contro-tendenza rispetto al resto del paese con un Rt significativamente sopra la soglia di 1 e 5 regioni riportano il valore puntuale attorno all’1 con valori compresi tra 0.95 e 1,03. Questo l’indice Rt nel dettaglio: Abruzzo, 0.99; Basilicata, 0.63; Calabria, 0.81; Campania, 0, 78; Emilia Romagna, 0.83; Friuli Venezia Giulia, 1.03; Lazio, 0.8; Liguria, 0.95; Lombardia, 0.94; Marche, 0.95; Molise, 0.9; Piemonte, 0.78; provincia autonoma di Bolzano, 1.06; provincia autonoma di Trento, 0.61; Puglia, 0.91; Sardegna, 0.75; Sicilia, 0.73; Toscana, 0.98; Umbria, 1.18; Valle d’Aosta, 0.85; Veneto, 0.63. 

 

"L’incidenza a livello nazionale si mantiene sopra il valore di 130 casi per 100.000 abitanti nei 7 giorni e, in almeno uno dei flussi del ministero e dell'Istituto superiore di sanità, 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento - è il commento della cabina di regia - La trasmissibilità, sebbene in media simile alla scorsa rilevazione, presenta questa settimana un range che arriva a superare 1 nel suo valore superiore". SI osserva pertanto  "un lieve generale peggioramento della epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 contro 10) in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni italiane che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza".

Siamo in una fase delicata e ci sono segnali  "che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale". 

Intanto si discute sull'apertura serale dei ristoranti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione. Il Comitato tecnico scientifico ha smentito il via libera fino alle 22 nelle zone gialle. "Non c’è alcun via libera del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura", precisa lo stesso Cts, spiegando che "nel verbale della riunione del Cts del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso".

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