Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il vaccino buono era quello russo? Lancet: efficace al 91,6%. E pure Galli smonta l'AstraZeneca: deludente

  • a
  • a
  • a

Abbiamo scommesso sul vaccino sbagliato? Il dubbio c'è, dopo che l'Aifa aveva prima sconsigliato l'utilizzo delle fiale AstraZeneca agli over 55, vista l'efficacia che arriva intorno al 60 per cento contro il 90-95 di Pfizer e Moderna. Salvo poi precisare che "in attesa di acquisire ulteriori dati, anche dagli studi attualmente in corso, al momento per il vaccino AstraZeneca si suggerisce un utilizzo preferenziale nelle popolazioni per le quali sono disponibili evidenze maggiormente solide, e cioè soggetti giovani tra i 18 e 55 anni. Si ribadisce tuttavia che, sulla base dei risultati di immunogenicità e dei dati di sicurezza, il rapporto beneficio/rischio di tale vaccino risulta favorevole anche nei soggetti più anziani senza fattori di rischio".

 

Il tema è stato affrontato anche a L'aria che tira, l'approfondimento di La7 condotto da Myrta Merlino. L'efficacia del vaccino AstraZeneca è un problema. L'infettivologa Alessandra Viola nella stessa trasmissione, ieri, aveva detto che " a un 50enne iperteso, per esempio, non darei" il vaccino AstraZeneza, "non va bene per chi è ad altro rischio. Non  è necessario in questo momento introdurre un vaccino  con una efficacia bassa" per raggiungere l'agognata immunità di gregge, dice la dottoressa.

 

Interpellato a riguardo l'infettivologo Massimo Galli ammette: "Probabilmente sui pazienti più critici, su cui ti aspetti una risposta immunitaria meno brillante, questo non è il vaccino adatto". "Ci aspettavamo di più, il 60 per cento di efficacia è deludente, ma può avere un suo ruolo. Matteo Bassetti dice: meglio di niente? Ha le sue ragione. Utilizziamolo, potrebbe risolverci problemi con i più giovani. Ma non con i pazienti a rischio. Tatticamente ora non ne possiamo fare a meno".

 

Intanto si fa strada il vaccino di Putin, il siero russo invocato da più parti anche per l'Europa. Secondo uno studio sui risultati della fase 3 di sperimentazione del vaccino russo Gam-Covid-Vac, chiamato anche Sputnik V, il farmaco dopo due dosi è efficace al 91,6% contro il Covid-19. Il vaccino, afferma lo studio riportato da The Lancet, non ha causato alcun evento avverso grave, ma reazioni lievi come sintomi simil-influenzali, dolore al sito di iniezione e debolezza. Una sottoanalisi su 2mila persone adulte di età superiore ai 60 anni suggerisce inoltre che il vaccino sia altrettanto efficace e ben tollerato in questo gruppo.

I risultati preliminari si basano sull’analisi dei dati di quasi 20mila partecipanti, tre quarti dei quali hanno ricevuto il vaccino e un quarto un placebo. L’analisi "ha mostrato un’elevata efficacia, immunogenicità e un buon profilo di tollerabilità nei partecipanti di età pari o superiore a 18 anni", ha dichiarato Inna Dolzhikova, coautrice dello studio, del russo Gamaleya National Research Center for Epidemiology and Microbiology. 

Dai blog