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Ricciardi sugli anticorpi monoclonali: "Ema troppo lenta, facciamo come la Germania"

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Sull'approvazione degli anticorpi monoclonali "i tempi dell'Ema non sono compatibili con una lotta alla pandemia. Se ci sono già agenzie regolatorie importanti, come quella degli Usa, che l'hanno fatto penso che anche gli Stati europei possano accelerare e fare un'approvazione, in emergenza, come del resto ha fatto la Germania, senza attendere l'Ema. Per Paesi molto colpiti dall'epidemia, come l'Italia, con 500 morti al giorno, sono tempi troppo lunghi". Lo ha detto Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza e docente dell'università Cattolica, all'Adnkronos Salute sottolineando che "avere un armamentario che ci consente di ridurre la mortalità fino al 70%, come sembra dalle evidenze, è importante. Benissimo l'arma del vaccino, dunque, ma anche sulle terapie si deve accelerare".

"Sull'approvazione dei farmaci monoclonali - ha ribadito Ricciardi - ci sono dei ritardi oggettivi da parte dell'Aifa perché, di fatto, quello che è successo è che siamo indietro rispetto a quello che stanno facendo altri Paesi. E non solo quelli extra europei, come gli Usa e il Canada. Ma anche Paesi europei. La Germania si è mossa molto bene con grande tempismo. La stessa Ungheria e mi risulta che anche la Francia si stia muovendo in questa direzione", ha concluso. 

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