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Cento dottori in Italia contro il vaccino. Il caso del medico di Ardea

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Sono «un centinaio i medici no-vax in Italia, su 460mila camici bianchi». Lo afferma Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). «Stiamo parlando di pochissimi colleghi. La stima che facciamo, perché non c’è un dato esatto, è che ci sia un caso ogni Ordine provinciale, quindi un centinaio. Ma è davvero una cifra ridicola rispetto al totale», precisa.

Ieri è partito il V-Day in Europa e in Italia si è scatenata la polemica sul fatto che gli operatori sanitari possano rifiutare la vaccinazione ora volontaria. «Dobbiamo essere chiari - sottolinea Anelli - L’ambito deontologico del medico prevede il dovere di tutelare la salute e l’integrità psico-fisica come bene fondamentale dell’uomo. Questo ieri era esercitato utilizzando gli strumenti di protezione individuali e oggi nell’emergenza Covid-19 a questi si aggiunge un’arma più potente, il vaccino. Usarlo è un dovere ed è previsto, appunto, dal codice deontologico che ogni medico conosce».

«Non sono contro i vaccini e non sono un negazionista, anche perché sono 40 anni che li faccio. Ma lo schifo che ho visto sul vaccino anti-Covid... Quello che contesto è la modalità e cerco di spiegare perché sono contro a questa vaccinazione». A parlare è Mariano Amici, medico di Ardea (provincia di Roma), che è stato segnalato all’Ordine dei medici della Capitale, insieme ad altri 2 colleghi, per le affermazioni contro il vaccino anti coronavirus Sars-CoV-2.

«Sono stato chiamato dall’Omceo Roma perché ci sono state delle segnalazioni e ho risposto a quello che mi contestavano, tutto qui. Non sono un no-vax», chiarisce. «Io non parlo a nome del movimento no vax - prosegue - ma dico che le vaccinazioni non vanno fatte in maniera indiscriminata, al paziente va spiegato quello che gli viene fatto».

In una diretta su Facebook il medico commenta l’arrivo dei vaccini Pfizer/BioNTech allo Spallanzani scortati dalle forze dell’ordine: «Hanno paura che glieli rubino questi vaccini», afferma Amici sorridendo con il conduttore della diretta. «Penso che c’hanno preso per dei dementi, una cosa del genere è folklore, che senso ha tutto questo? Per dimostrare cosa? - prosegue Amici - Un Governo serio avrebbe dovuto farsi garantire alcuni fatti rispetto al vaccino con una sperimentazione adeguata, il tempo che c’è stato a disposizione non è stato sufficiente per testare l’efficacia e per testarne l’immunità».

 

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