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Il microbiologo Rasi: "Se virus muta struttura serve nuovo vaccino"

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«Se la mutazione è strutturale servirà un restyling dei vaccini. La mutazione è intrinseca ai virus e di per sè non deve preoccupare». A spiegare il concetto in un’intervista a Il Sole 24 Ore è Guido Rasi, microbiologo, che fino a un mese fa è stato direttore dell’Ema, l’Agenzia Ue che ieri ha autorizzato il primo vaccino.

Quel che semmai deve preoccupare «è che non abbia mutazioni multiple a livello strutturale, in quel caso potrebbe rendere meno efficace o addirittura inefficace il vaccino che a quel punto andrebbe rivisto. Ma non credo che ci troviamo in questa ipotesi», assicura il microbiologo.

Per Rasi «ora è fondamentale fare una campagna vaccinale rapida e massiva perché abbiamo visto che il virus quando va sotto pressione tira fuori la sua capacità evolutiva» e ora che arriverà il vaccino il virus «proverà a trovare nuovi modi per sopravvivere, ma quali saranno le mutazioni che farà purtroppo non lo sappiamo prima» anche se già ora «sappiamo però che quelle pericolose sono le mutazioni multiple contemporanee».

Poi Rasi spiega che «se si comporta come i virus influenzali basterà un restyling del vaccino e potrebbe essere sufficiente ripartire da una Fase due allargata». Quindi, conclude il microbiologo già direttore dell’Ema, «in caso di una mutazione davvero sostanziale bisognerà ripartire dall’inizio» ma «i vaccini con la tecnologia Rna sono più flessibili e nel caso solo di un restyling potrebbe bastare qualche mese», assicura Rasi.

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