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La madre dei gemelli uccisi dal padre: "Mi fidavo di lui, non volevo portarglieli via"

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"Mi fidavo di lui". Queste le parole, ripetute ai carabinieri dopo il terribile omicidio, di Daniela Fumagalli, la madre dei gemelli  12enni Elena e Diego soffocati dal padre Mario Bressi a Margno, vicino Lecco, prima si suicidarsi lanciandosi da un ponte. Le riporta il Corriere della sera che ripercorre le tappe precedenti all'atroce delitto che ha sconvolto l'Italia. 

 

A maggio la donna aveva contattato un avvocato che ha parlato all'Adnkronos. "Non mi risulta che nei mesi scorsi ci fossero state minacce o denunce o tensioni tra loro - spiega il legale della donna, Davide Colombo -. È stato un gesto inaspettato, nessuno poteva prevederlo, non c’erano apparenti tensioni che potessero giustificare o far prevedere un gesto del genere". Daniela, sottolinea ancora il legale, "non ha mai presentato denunce nei confronti del marito, non si era arrivato assolutamente a questo. Tra loro due non era in corso nessuna separazione violenta né litigiosa, assolutamente. La signora non aveva alcuna intenzione di portargli via i figli, anzi. Contro il padre non aveva nulla da eccepire". La coppia, secondo alcune testimonianze, avrebbe trascorso insieme la quarantena: "Non so se hanno passato il lockdown da separati - spiega però l’avvocato - e non so dire in che stato d’animo fosse l’uomo" quando ha compito l’omicidio.

 

L'uomo prima ha portato i due piccoli in gita in montagna, poi l'atroce omicidio nella seconda casa di famiglia a Margno. Delitto preceduto e seguito da alcuni messaggi d'odio alla moglie: "Non rivedrai più i tuoi figli, resterai per sempre da sola".

Tra i dettagli raccapriccianti che emergono dalle indagini anche il gesto di Bressi che, prima ancora di strangolare nel sonno i suoi figli,  avrebbe gettato via i loro telefonini. Voleva impedire alla moglie di avere foto e ricordi dei gemelli. 

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