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Fiat 500 ibrida ecologia a portata della città con l'aiuto dell'elettrico

Simone Vitta
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Era l’anello che mancava alla famiglia FCA ormai allargata a molti marchi. La piccola Fiat 500 si evolve nella versione ibrida, quella che abbiamo testato nella nostra rubrica in questa settimana. La piccola city italiana abbatte le emissioni grazie a un sistema di tipo mild che abbassa i consumi senza intaccare le prestazioni e, soprattutto, amichevole verso il portafoglio.

 

È equipaggiata col nuovo motore Firefly 1.0 a tre cilindri a benzina; è assistito da un piccolo motore elettrico collegato tramite cinghia a cui sono affidate le funzioni di starter e generatore. L'alimentazione proviene da una batteria al litio da 12 volt. Si tratta, come detto, di un sistema di tipo mild hybrid. Quindi l'apparato elettrico non provvede alla trazione, bensì assiste il motore termico nella fase di accelerazione a basso numero di giri, cioè la situazione in cui sono più elevati i consumi (e di conseguenza le emissioni). La potenza è di 51,5 kW, pari a 70 cavalli contro i 69 del precedente 1.2 Fire a quattro cilindri.

 

Quindi anche la 500 Hybrid, come tutto il resto della gamma, è guidabile dai neopatentati. Su strada si comporta alla grande, enorme facilità di utilizzo, spazi di manovra ristretti e una vera e propria propensione per la città. Insomma la giusta amica per girare nel traffico delle nostre metropoli. Prezzi a partire da 15.350 chiavi in mano.
 

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