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Roma, Zaniolo inseguito dai tifosi. Insulti e minacce, poi arriva la polizia

Lorenzo Pes
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Ore difficili per Nicolò Zaniolo. Dopo una settimana turbolenta trascorsa con la speranza di un accordo tra Roma e Milan per lasciare la Capitale, ieri sera il calciatore giallorosso ha subito un’aggressione verbale da parte di alcuni tifosi. Dopo la mezzanotte, infatti, a Casal Palocco, nei pressi dell’abitazione del ragazzo, dei tifosi hanno riconosciuto Zaniolo e lo hanno inseguito a bordo di una macchina. Una volta raggiunto, lo hanno pesantemente insultato, addirittura con minacce di morte. A quel punto è intervenuta la Polizia per evitare che la situazione si scaldasse ulteriormente.

 

 

Già nelle ore precedenti erano apparse scritte e striscioni, come quello affisso a Trigoria (firmato dal gruppo Roma): "Via da Trigoria uomini di poco conto, codardi e approfittatori… Sostegno incondizionato solo per chi rispetta i nostri colori!". Una situazione che ha portato alla reazione della mamma Francesca, che sui social aveva scritto (salvo poi eliminare la story su Instagram): "Aver originato tutto quest'odio mi sembra un tantino eccessivo". Le scritte di Trigoria, infatti, seguono lo striscione affisso al Colosseo sabato sera, che definiva Zaniolo “Traditore senza onore”.

 

 

Il club, attraverso l'Ansa, ha espresso pubblica vicinanza al calciatore condannando ogni forma di violenza possibile nei confronti del suo calciatore, ma non sono previsti comunicati ufficiali. Nel frattempo, questa mattina Zaniolo, in accordo con la società dopo quanto accaduto nella notte, non si è presentato a Trigoria per l’allenamento odierno. Un momento complesso per il ragazzo e la sua famiglia, con poche ore a disposizione per cercare di trovare una soluzione sul mercato (oltre al Bournemouth, già rifiutato dallo stesso) che possa permettergli di lasciare la Roma.

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