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Gattuso show, giornalista maltrattato: “Ho una faccia di m***a”

Luca De Lellis
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Gennaro Gattuso è così, nel bene e nel male. Piuttosto complicato che riesca a fingere uno stato d’animo diverso da ciò che sente dentro. E’ uno di quegli allenatori, alla “Mourinho” per capirci, che quando ha un problema te lo dice senza troppi giri di parole. A farne le spese è stato un giornalista spagnolo che, durante la conferenza stampa che ha preceduto la gara di Liga contro il Real Valladolid, ha ricevuto una risposta a tono dall’allenatore del Valencia. Il “periodista”, come si chiama da quelle parti, ha provato a chiedere perché Gattuso fosse così scuro in volto. Quasi più deluso che arrabbiato. Immediata la replica dell’ex centrocampista del Milan: «Tu hai mai giocato a calcio?». Il giornalista ha detto di aver militato solo in categorie molto basse.

 

 

«Ecco», riprende la parola Gattuso, «ho 45 anni, faccio l'allenatore da dieci anni e ho giocato per vent'anni. E quindi sono trent'anni che sono nel calcio e secondo te devo venire in conferenza stampa sorridente e felice dopo una prestazione come quella con l'Athletic Bilbao? Come allenatore ho preoccupazioni e dubbi dopo quella partita, ma pensi che io abbia paura di essere mandato via? Mi chiedi perché sono “scuro in volto”? Ho una faccia di m***a perché ho perso 3-1 un quarto di finale». In effetti il Valencia non sta proprio attraversando un momento positivo, tutt’altro. Dalla ripresa del campionato post Mondiale in poi Cavani&Co non hanno ancora mai vinto una partita. Non solo, perché è arrivata anche la sconfitta ai rigori nella finale di Supercoppa di Spagna subita dal Real Madrid dell’ormai ex amico Carlo Ancelotti. E, a suggellare il tutto, giovedì il Valencia è uscito anche dalla Coppa del Rey per mano dell’Athletic Bilbao.

 

 

Diciamo che sia in campo che sulla panchina Gattuso ha vissuto periodi migliori. E il suo nervosismo è lì a dimostrarlo. Anche perché il quattordicesimo posto in campionato e i soli tre punti di margine sulla zona retrocessione sono un campanellino d’allarme notevole. Ma il tecnico calabrese non è solito mollare, lo conosciamo. E, almeno fin quando la proprietà glielo consentirà, lui proverà a combattere per riportare il Valencia nelle zone nobili della classifica. Di dimissioni proprio non ne vuole sentir parlare.

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