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Silvio Berlusconi e Adriano Galliani a un passo dal ritorno in serie A

Daniele Di Mario
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Silvio Berlusconi è pronto a tornare in serie A, da cui il Cav manca dal 13 aprile 2017 (quando fu ufficializzata la cessione del Milan all’imprenditore cinese Li Yonghon) e dove il suo Monza, in 110 anni di storia, non è mai stato, nonostante sia una delle società più presenti in cadetteria, con 40 campionati di B disputati. L’appuntamento con la storia è per dopodomani sera allo stadio Renato Curi di Perugia. Calcio d’inizio alle 20.30. Il Monza, secondo a 67 punti dietro al Lecce a quota 68, è arbitro del proprio destino: con la vittoria la storica promozione nella massima serie diventerà realtà.

Perugia è un luogo caro al presidente di Forza Italia, patron del Monza Calcio (la società è presieduta dal fratello Paolo ed è di proprietà della Fininvest), e all’amministratore delegato e senatore di Forza Italia Adriano Galliani. La coppia più vincente nella storia del calcio italiano (29 trofei con il Milan in 31 anni di proprietà: 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 5 Supercoppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali, un Mondiale per club) proprio a Perugia vinse lo scudetto del 1998-99 - il penultimo della gestione Berlusconi - battendo il Perugia per 2-1. Quel 23 maggio del 1999 sulla panchina rossonera c’era Alberto Zaccheroni, uno degli allenatori meno amati dal Cav anche per le sue idee politiche di sinistra. Dopo un avvio di campionato stentato, il mister si convinse a cedere alle pressioni del suo presidente che gli chiedeva di cambiare il modulo da 3-4-3 a 3-4-1-2, mettendo il talentuoso croato Zvonimir Boban come trequartista dietro alle due punte George Weah e Oliver Bierhoff. La mossa suggerita da Berlusconi risultò vincente, il Milan cominciò a volare rimontando otto punti alla Lazio di Eriksson.

Berlusconi e Galliani tornano a Perugia. Sulla panchina del Monza c’è un’altra vecchia conoscenza del Milan degli anni d’oro: Giovanni Stroppa, ex Monza poi acquistato dal Milan e che coi rossoneri di Sacchi vinse la Coppa dei Campioni del 1990, le Intercontinentali del 1989 e del 1990 e le Supercoppe europee del 1989, 1990 e 1994. Una storia di successi cominciata col Milan e proseguita col Monza, quella di Berlusconi e Galliani. Rilevata la società brianzola nel 2018, il nuovo corso ha portato prima alla promozione della squadra in B vincendo il girone A del campionato di Lega Pro nel 2019-2020, poi al terzo posto nel torneo cadetto l’anno successivo. L’eliminazione nei play-off è costata la panchina al pupillo di Berlusconi Christian Brocchi (Silvio lo mise sulla panchina del Milan promuovendolo dalla Primavera), affidata a Stroppa[26], che venerdì sera può fare la storia. Una promozione in A per il Cav avrebbe quasi lo stesso significato della prima Coppa dei Campioni vinta col Milan nel 1989 con lo storico 4-0 rifilato a Barcellona alla Steaua di Bucarest. E se nel 1994 il terzo successo del Milan in Champions (altro 4-0 al Barcellona di Cruijff ad Atene) consolidò la luna di miele tra il Paese e il neopresidente del Consiglio fresco di discesa in campo, stavolta la promozione potrebbe aiutare il sindaco Andrea Allevi a essere riconfermato. Alle amministrative del 12 giugno, infatti, si vota anche per il Comune brianzolo a guida centrodestra. Allevi, esponente di Forza Italia, è stato ricevuto ad Arcore.

La seconda vita calcistica dell'ex premier (convinto da Galliani a rilevare il Monza, di cui fu vicepresidente dal 1984 al 1986), è già parte della letteratura politico-sportiva. Berlusconi con la maglia numero uno della squadra nella sede di Forza Italia; in tv da Maurizio Costanzo con la numero dieci; foto su Facebook e Instragram del Cav negli spogliatoi con i giocatori. E soprattutto il leader di FI in tribuna: al Brianteo (dove le coreografie in suo omaggio sono ormai una costante), dopo le apparizioni fisse fino al 2020 e interrotte a causa del Covid, è tornato da qualche mese, sempre con a fianco la fidanzata e parlamentare azzurra Marta Fascina, con la quale ha da poco festeggiato ufficialmente l’unione nella festa a Villa Gernetto lo scorso 19 marzo.

Monza lo ama e i tifosi sognano. A rovinare la festa biancorossa potrebbe essere la Cremonese, di scena sul campo del già salvo Como, lì dove pareggiando 1-1 il 15 maggio del 1988 il Milan di Berlusconi vinse il primo scudetto. Corsi e ricorsi storici. Ma fare calcoli è inutile. Al Monza venerdì basta vincere e il Cav starà da giorni tempestando Stroppa con telefonate e consigli. Come faceva con Arrigo Sacchi. Sperando di replicarne in piccolo i successi.

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