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Lo scudetto diventa un infinito derby milanese. Il Napoli è ormai fuori

Christian Campigli
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Un derby infinito. Una lotta all'ultimo respiro. Uno scudetto, che verrà assegnato verosimilmente solo nelle ultime due giornate. La trentatreesima di serie A termina con uno strascico infinito di polemiche. Il Napoli, complice il pareggio interno con la Roma, dice addio alle residue speranze di tricolore. Il pianto di capitan Insigne assomiglia ad una resa incondizionata. Un dolore vivo, quello di non esser riuscito nell'impresa di portare i partenopei sul gradino più alto della classifica, prima di volare a Toronto. Il tricolore resterà a Milano, ma non è ancora chiaro se avrà tinte rossonere o nerazzurre. Le vittorie di Spezia (per gli uomini di Inzaghi) e quella col Genoa (per la compagine guidata da Pioli) hanno reso ancora più avvincente questa corsa all'ultimo centimetro.

Stasera l'infinita sfida di campionato si sposterà in Coppa Italia: semifinale di ritorno tra le due squadre meneghine. Chi passerà il turno affronterà in finale la Juventus, vincitrice all'andata in Toscana, o la sorprendente Fiorentina di mister Italiano? Dopo le 23 di mercoledì avremo il verdetto. I bianconeri giungono a questo appuntamento con le pile scariche: il pareggio interno col Bologna è giunto solo al minuto novantacinque e con gli emiliani rimasti in nove uomini, complici le discusse espulsioni di Medel e Soumaoro. Torreira e compagni hanno regolato il Venezia senza grandi sofferenze e puntano a giocarsi, con le romane, il quinto posto. I giallorossi, che reclamano un rigore non assegnato a Zaniolo, assomigliano sempre di più a Mourinho: cinici, determinati e mai domi.

La Lazio col Torino ha sofferto, ed il pareggio sta forse più stretto ai granata che ai biancazzurri. Che fine ha fatto il sontuoso Luis Alberto ammirato lo scorso anno? L'Atalanta dei miracoli non c'è più: la sconfitta interna col Verona narra il capitolo finale di un ciclo meraviglioso. Giunto però al suo epilogo.

Da sottolineare l'ottimo momento di forma dell'Udinese e una lotta per la salvezza che potrebbe risucchiare al suo interno anche una nobile decaduta del nostro campionato: la Sampdoria. L'undici di Giampaolo ha perso in casa, in modo netto e perentorio (al di là del risultato) contro una Salernitana trasformata, rispetto al girone di andata. Cinque giornate al termine, più alcuni recuperi da disputare: un finale da brividi, tutto da godere, impossibile da pronosticare.

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