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Silvio Berlusconi dà lezioni di calcio al suo Monza: "Basta passaggi al portiere, bisogna giocare così"

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Un po' presidente, un po' allenatore. Silvio Berlusconi e il calcio, una vecchia passione mai sopita anche dopo la cessione del Milan. Ora il Cavaliere gestisce insieme all'amico Adriano Galliani il Monza in Serie B ed è tornato allo stadio per assistere al match vinto dalla sua squadra 4-0 contro la Spal. 

 

«Tornerò qui allo stadio» a vedere il Monza giocare contro le «squadre in testa alla classifica. Sabato prossimo ci sarà il Pisa e ho promesso di esserci...». ha detto  Berlusconi parlando ai giornalisti dopo la partita.

Ma è un suo suggerimento "tattico" alla squadra ad attirare le attenzioni dei tifosi di tutta Italia. Perché il Cavaliere, a modo suo, si schiera contro la costruzione del gioco dal basso, argomento tipico di dibattito negli ultimi anni che spesso divide. 

 

"Un'osservazione solo ho da fare a questo Monza - dice il presidente - che troppo spesso il portiere passava la palla a un difensore, che poi la passava al mediano e questi tornava al difensore e si perdeva molto giocando, in casa, nella propria metà campo. Invece le partite com'è logico bisogna giocare per fare gol e quindi nella metà campo avversaria. Quindi l'input che bisogna dare al nostro portiere è che ogni volta che ha la palla la tiri nella metà campo avversaria e le nostre tre punte devono spostarsi al centro, a destra o a sinistra a seconda di dove calcia il portiere. Tre mesi di distanza uno dall'altro e nell'80% dei casi la palla rimane in gioco nella metà campo avversaria".

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