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Friedkin compra il Cannes: dietro l'affare c'è un business immobiliare

Alessandro Austini
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Dan Friedkin non lascia ma raddoppia. Dopo aver comprato la Roma da James Pallotta nell’agosto del 2020, l’imprenditore texano è pronto a lanciarsi in una seconda avventura nel calcio. Dalla Capitale d’Italia alla Costa Azzurra, in Francia segnalano una trattativa in stato avanzato per l’acquisto del Cannes, storico club fondato nel 1902 con un breve passato glorioso e due partecipazioni alla Coppa Uefa, ora finito tra i dilettanti (è terzo nel girone del campionato National 3, la quinta serie transalpina) e diretto dalla presidentessa Anny Courtade.

Stando alle informazioni raccolte da Il Tempo, l’offerta di Friedkin sarebbe considerata al momento la migliore tra quelle presentate e nelle prossime settimane l’affare potrebbe essere finalizzato.

Ma cosa spinge il gruppo texano a investire in una società sì storica, ma lontana dal calcio che conta? A differenza della Roma, in questo caso il vero business avrebbe poco a che fare con obiettivi sportivi. L’Association Sportive de Cannes - nome completo del club - ha in dote le concessioni per sviluppare su alcuni terreni comunali un allettante progetto immobiliare. Stadio, cittadella sportiva ed edilizia, il modello ricalcherebbe quello avviato dal Nizza, poco distante da Cannes e zona spesso frequentata da Ryan Friedkin, figlio di Dan e vice presidente della Roma.

Cannes è anche la città che ospita il celebre festival che assegna la Palma d’oro del cinema, vinta nel 2017 dal film «The Square» prodotto proprio dai Friedkin. La Francia è inoltre il Paese dove il banchiere Alessandro Barnaba, fido consigliere di Dan e Ryan, ha preso in mano il Lille.

Questo nuovo possibile investimento dei Friedkin non sembra però in alcun modo legato alla Roma. Difficile immaginare, almeno ad oggi, una collaborazione dal punto di vista sportivo fra i due club. Ma va ricordato che in passato l’accademia del Cannes ha addestrato due campioni del calibro di Zinedine Zidane e Patrick Vieira, passati entrambi in Italia come il portiere Sebastian Frey e il centrocampista Johan Micoud, cresciuti anche loro nel centro di formazione biancorosso.

In attesa di formalizzare il deal con i francesi, i Friedkin si apprestano ad approvare nel cda del prossimo 25 febbraio la semestrale dell’As Roma chiusa il 31 dicembre 2021. I conti sono ancora in forte perdita e la società continua a necessitare di costanti iniezioni di liquidità da parte dei proprietari. Gli ultimi 25 milioni di euro sono stati versati a gennaio nelle casse di Trigoria, portando a 534 milioni complessivi l’investimento monstre dei texani per acquistare e finanziare la Roma. Uno stadio di proprietà, da costruire con l’appoggio di un socio, è uno dei prossimi obiettivi. 

Nel frattempo spetta a Mourinho portare la squadra a livelli di competitività in linea con le spese dei Friedkin. 

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