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Chiellini dà la sveglia alla Juve degli infortunati

Katia Perrini
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Nonostante tutto, alla Juventus ci sono squarci di sereno. «Ci siamo confrontati come facciamo dopo tutte le partite. L'obiettivo è migliorarsi, siamo consapevoli degli errori che abbiamo commesso, in particolare a livello di approccio, ma ora è importante andare avanti», il messaggio inoltrato da Giorgio Chiellini sulla linea degli utenti desiderati dopo il tracollo di Genova. La squadra si è radunata a Vinovo come sempre, non si è lasciata andare ai pietismi, si è sottoposta a una seduta di autocoscienza, ha fissato i paletti per il presente e il futuro sotto lo sguardo vigile di Pavel Nedved e Fabio Paratici: «Dobbiamo crescere per arrivare in primavera con una squadra pronta e fatta, per giocarsi tutti i traguardi», ha puntualizzato Chiellini a Sky. È toccato a lui, stavolta, vestire i panni del messaggero dello spogliatoio. E, in fondo, della società. Morale: nessun dramma, conviene mettere un punto e andare a capo. Il bollettino medico, però, non racconta nulla di positivo, gli ultimi scassati ne avranno per un pezzo. Eppure c'è voglia di prendere a pedate la sfortuna. Dani Alves, ad esempio, ha postato su Instagram un messaggio incoraggiante («Non è così grave») di fronte alla frattura composta del perone, mentre Leonardo Bonucci  (che ha riportato una lesione del bicipite femorale della coscia sinistra che lascia prevedere tempi di recupero attorno ai 45/60 giorni) ha scritto su twitter che la squadra, come al solito, si riprenderà in fretta perché esiste un codice genetico che non tradisce. Sono segnali da cogliere, rigurgiti d'orgoglio lanciati dall'interno verso l'esterno. La Juventus di Marassi non è la Juventus vera, non può esserlo. Ma una volta accertato che è stato uno scivolone, la parola d'ordine è una sola: ripartire. In fretta. Ecco perché il giorno dopo la batosta di Genova, quella che Massimiliano Allegri ha definito una «bella botta», non c'è spazio per il vittimismo. Anche se la lista degli infortunati stagionali - fra stirati e traumatizzati - è così lunga da mettere i brividi: difesa e attacco sono decimati, tirare dritto non è facile in certe condizioni. E il calendario non induce a essere ottimisti: sabato prossimo è in programma la sfida delicatissima contro l'Atalanta, poi il derby al cospetto di un Torino per lo meno sorprendente, poi la Roma con in mezzo la gara "morbida" di Champions League contro la Dinamo Zagabria. Allegri non può ragionare a lungo termine, deve vivere alla giornata e sperare che le guarigioni siano miracolose. Chiellini in difesa, Marchisio a centrocampo e Dybala in attacco sono i recuperi che potrebbero ridare slancio ai campioni d'Italia. Il primo step è la sfida contro la formazione di Giampiero Gasperini, la rivelazione del campionato. La full immersion è cominciata ieri, nello spogliatoio di Vinovo, in silenzio.

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