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di Gianfranco Giubilo Ha tutta l'apparenza, questo turno di campionato che raccoglie il testimone dalla parentesi di Coppa Italia, di incoraggiare le prime della classe.

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Tenterannodi mantenere le rispettive posizioni, in attesa che il Napoli affronti il giorno dopo un impegno di più alto livello, sull'imbattuto campo del Parma, che non ha fatto sconti neanche alla capolista. Tardo pomeriggio per la Lazio, alle prese con una tradizione allarmante, visto che il Chievo ha perso soltanto una volta in casa dei biancocelesti, in dieci confronti segnati da otto pareggi e una vittoria dei veneti. La legge dei grandi numeri incoraggia dunque la Lazio, che però deve guardarsi, in questo senso, dall'effetto di sedici partite senza sconfitte. Non ha lasciato segni negativi la rinuncia a Klose, che anche questa volta potrebbe restare a riposo, in vista di un confronto molto atteso, come il ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Juve. Ma Floccari ha sempre risposto al meglio e Petkovich rimane ottimista, rifiutando per la sua Lazio l'etichetta di squadra fortunata. Avrebbe anche pouto ricordare che a Palermo ha lasciato due punti per la clamorosa svista di un guardalinee. La Juve non recupera Pirlo, ma Pogba è una garanzia, trentuno punti la separano in classifica dalla rivale di turno, il Genoa che ha richiamato Ballardini dopo i fallimenti di De Canio e Delneri, che hanno trascinato i liguri al terzultimo posto. Certo, l'occasione non è delle più propizie per confermare la tradizione della fortuna che accompagna il cambio di panchina. Curiosamente, quella di Torino è una delle tre classiche di giornata, nonostante il gap abissale tra le due rivali di stasera. Si è già detto di come il Napoli debba aspettare domani per tentare di restare agganciato al secondo posto, trasferta delicata quella in Emilia. Da quelle parti, insidia per la Roma, a Bologna all'ora del brunch nella seconda classica, l'ultima vedrà l'Inter contro il Torino nel posticipo serale. Sui giallorossi si stanno abbattendo tegole in serie, pesante l'infortunio a Mattia Destro, che aveva raggiunto un livello di forma straordinario, con Lamela squalificato a Zeman è rimasta, in attacco, soltanto la soluzione Pjanic. Altre grane dopo che Stekelenburg aveva espresso il suo malumore, non alleggeriscono l'atmosfera di Trigoria le parole del tecnico su una presunta mollezza in allenamento. Al tecnico interessa poco, con tutta evidenza, farsi degli amici.

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