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Le strade di Roma come l'Olimpico

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Delirio finale dopo il rigore decisivo

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Romasi è organizzata per assistere al match dei quarti di finale piazzando maxischermi praticamente ovunque. A partire da quello di piazza San Silvestro, recentemente restaurata e pedonalizzata, allestito su input del Campidoglio e dell'ambasciata britannica dopo che, da Twitter, diversi «cinguiettii» avevano suggerito l'idea ad Alemanno. A tifare le rispettive nazionali c'erano perciò anche l'assessore alle Politiche Culturali e al Centro Storico, Dino Gasperini, e l'ambasciatore britannico, Christopher Prentice, il cui saluto ha aperto quello che per Roma, ieri sera, si è rivelato davvero un evento. Centinaia di persone si sono infatti riversate in piazza San Silvestro: per lo più italiani, giovani, famiglie ed anziani, incollati allo schermo sperando nel gol. Facce tricolore sognanti in piazza, ruggiti biancorossi nelle «fosse dei Leoni», che affollavano Irish e English pub che, per l'occasione, trasmettevano la partita rigorosamente in inglese. «Football's coming home, football's coming home»: era sufficiente ascoltare gli inni che rimbalzavano sulla strada, dal Trinity College in piazza del Collegio Romano o dallo Scholars di via del Plebiscito, per capire quale squadra si tifasse all'interno. Maxischermi sono spuntati in diverse parti della città: oltre a quello di piazza San Silvestro, che ha accolto gran parte della «curva», se ne contavano almeno altri venti, da piazzale del Verano a San Lorenzo passando per l'Isola Tiberina, dai centri commerciali della Casilina a Porta Portese. L'adrenalina pre-partita ha comunque contagiato un po' tutti: non c'era pub o bar che, già a partire dalle 20, non avesse la tv sintonizzata sulla partita. Come in piazza Navona, dove diversi ristoratori hanno rivolto gli schermi alla fontana per consentire a tutti di assistere allo spettacolo. Cuoricini verdi-bianchi-rossi disegnati sulle guance per le ragazze, bimbi con la maglia azzurra che gli arrivava alle caviglie, ragazzi che tra bandiere, trombette e fischietti non sapevano più come tenere tra le mani la birra: già a partire dalle 19,30 in tutta Roma si respirava tutta l'attesa per questa partita. Sui disegni gli artisti di strada improvvisavano un improbabile Colosseo giallo-rosso, gli abusivi mettevano da parte le rose per le magliette, i camioncini dell'Ama spegnevano i motori davanti ai maxischermi, ma soprattutto si dibatteva sul pronostico: «De Rossi è il meglio», gridavano in piazza San Silvestro poco dopo il fischio d'inizio, quando - fiutata l'azione da gol - la notte magica era già diventata da brividi. Tante occasioni, altrettanti «nooooooooooooo» da mani nei capelli, più la palla non ne voleva sapere di entrare più tra gli azzurri cresceva la tensione. Supplementari in apnea, tutti in piedi per i rigori, poi folla letteralmente in delirio: alla fine a Roma è stata notte magica. Clacson e urla per la strada. E magari è solo l'inizio della festa.

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