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Adriano Serafini Svanite tutte le ombre e i sospetti di possibili «biscotti» e accordi vari, la Spagna vince di misura contro la Croazia liberando la qualificazione agli azzurri di Prandelli.

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Ledue formazioni partono con il freno a mano tirato: l'arena di Danzica colorata quasi interamente di bianco e rosso spinge l'undici di Bilic verso una vittoria che ha il sapore dell'impresa. La Spagna rimane ad osservare mantenendo un possesso di palla che nella prima mezz'ora risulta sterile ed inefficace. Il pressing alto croato blocca il fulcro di gioco della «Roja», che spesso si ritrova ad inventare con le solite splendide individualità di Iniesta e Silva. Torres rimane imbrigliato nella retroguardia avversaria, trovando la conclusione soltanto da posizione defilata. Il vantaggio azzurro di Cassano arriva anche a Danzica, ma la storia non cambia. La gara rimane bloccata a centrocampo, le accelerazioni di Rakitic e Modric si perdono nel vuoto, mentre Pletikosa osserva comodamente le staffilate dalla distanza di Sergio Ramos e Pique. Il tempo scorre senza un sussulto, i gialli di nervosismo presi da Srna e Corluka chiudono un brutto primo tempo. La manovra croata incentrata sulla paura di subire il gol che chiuderebbe definitivamente il discorso qualificazione, spegne ogni tipo di vitalità anche nella ripresa. Gli unici lampi di spettacolo provengono dalla curva croata, che salta e balla nonostante gli incastri negativi dei risultati. Il tiki taka spagnolo addormenta la partita, un inaspettato retropassaggio di Busquets lancia Modric che di esterno serve un pallone d'oro a Rakitic: colpo di testa in tuffo e riflessi esaltati all'ennesima potenza per Casillas. Mentre Bilic si dispera, un preoccupato Del Bosque toglie Torres per inserire Jesus Navas: Spagna in affanno e senza una punta di ruolo in campo. La Croazia prova timidamente il tutto per tutto, Silva lascia spazio a Fabregas aumentando a dismisura la batteria dei centrocampisti. Mentre Perisic impegna l'estremo difensore del Real Madrid con un destro al volo, gli iberici incassano con apprensione le ultime mosse disperate della Croazia. Il gol al 87' di Jesus Navas arriva inaspettato come la prova sottotono di tutta la squadra. L'asse blaugrana Fabregas-Iniesta permette all'esterno del Siviglia di appoggiare in porta il più facile dei palloni. Ucraina a parte, Francia e Inghilterra sono avvisate.

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