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La Lazio dice addio alla coppa Italia

Hernanes e Van Bommel (Foto-Gmt)

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Addio coppa Italia. La Lazio si butta via, non lotta, non corre, non ha gioco e quindi passa il Milan ai quarti di finale. Senza idee e senza identità, i biancocelesti affondano ancora dopo il ko di tre giorni fa contro l'Inter. L'inizio sembra rassicurante: cross di Gonzalez e gol al volo di Cisse che si sblocca dopo tre mesi e mezzo. Una bella conclusione nello stesso punto dove aveva segnato l'unica rete in campionato, quasi ci fosse una zolla amica sul prato malmesso di San Siro. Ma è un'illusione che dura pochi minuti perché la difesa della Lazio è fuorifase con Diakitè, Dias e Stankevicius che non ne azzeccano una. Robinho inventa quasi subito il pareggio e, nel giro di 360 secondi, Seedorf trova il vantaggio rossonero. Facilità irrisoria per l'olandese che si beve Dias come si fa col caffé la mattina al bar. La Lazio reagisce, in avanti non gioca nemmeno malissimo tanto da costruire con Gonzalez un'occasione d'oro ma è bravissimo Amelia a respingere il colpo di testa dell'uruguaiano. Dietro, però, si balla, troppo. La difesa a tre manda in crisi tutti anche perché Matuzalem viene asfaltato dai dirimpettai . Prima del riposo ancora Hernanes impegna Amelia su punizione, mentre dall'altra parte la «banda del buco» di Reja crea scompiglio e il Milan, solo per mancata precisione nell'ultimo passaggio, non fa tris. Nella ripresa subito Ledesma (fuori Diakité) e un più logico modulo 4-3-1-2. Dopo un quarto d'ora di nulla spazio anche a Klose per uno spento Rocchi. Dias da un pugno in faccia a Van Bommel, sarebbe rigore ed espulsione, Gervasoni per fortuna della Lazio non si accorge di nulla (certa la prova tv). Allegri inserisce Ibrahimovic per chiudere il conto (esce Merkel), Reja spera in un colpo di genio di qualche solista perché il gioco non c'è davvero. Ci prova Cisse con un tiraccio da trenta metri, Ameli è pronto a deviare in angolo. Entrano anche Emanuelson e Del Nero (mossa della disperazione del tecnico biancoceleste). El Sharaawy sciupa il match-point da ottima posizione, Ibra risolve (partendo in fuorigioco) e chiude il conto con il 3-1 finale. Giusto così per quello visto ieri sera. Tra 48 ore si torna in campo per la prima giornata di ritorno del campionato. Ancora una gara in trasferta sul campo di «patate» del Bentegodi di Verona contro il Chievo ma la sensazione è che la squadra abbia mollato ancora prima di cominiciare a lottare.

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