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La Red Bull si può battere Quanti flop della Rossa

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Laprima - «La Red Bull è davvero imbattibile?» - riguarda uno dei luoghi comuni più abusati dell'anno, in questi giorni rilanciato con forza specialmente da quanti non vogliono ammettere che Sebastian Vettel è di gran lunga il miglior pilota in attività, e attribuiscono i meriti delle sue vittorie solo alla macchina. I fatti ci dicono che la Red Bull non è con tutta evidenza imbattibile (infatti ha vinto solo 9 delle 15 corse disputate prima del Gp di Corea di stamattina) e tantomeno è scevra da difetti, tipo il kers che non va, il sistema di partenza che mette spesso in crisi i suoi piloti, il motore con pochi cavalli. Tant'è vero che la seconda guida, quel Webber in passato magnificato dagli amichetti del suo manager Briatore, non riesce a guidarla e ieri sera era ancora a bocca asciutta, quarto in classifica a 130 punti da Vettel. La seconda domanda riguarda la Ferrari, tornata alla mediocrità più nera nelle prove coreane: «Ma davvero sono stati fatti dei passi avanti cacciando il direttore tecnico Aldo Costa e sostituendolo con un transfuga dalla McLaren, Pat Fry?». Anche qui, i fatti sembrano dirci il contrario di quello che il pensiero unico dominante accredita. Costa è stato fatto fuori il 24 maggio e la Ferrari ha vinto il suo unico Gran premio del 2011 appena sei settimane dopo, il 10 luglio, vale a dire troppo presto perché le modifiche volute da Fry venissero utilizzate in gara. La mano dell'inglese s'è cominciata a vedere più in là, a cavallo della sosta agostana, e i risultati sono stati tali che definirli «deludenti» sarebbe un complimento. L'ultimo flop è stata la nuova ala anteriore ieri adottata solo da Alonso, che in qualifica è stato battuto persino da Massa con l'ala vecchia... Insomma, nello stesso periodo in cui la Ferrari de-Costizzata affondava, alla McLaren de-Fryizzata spuntavano le ali, e quella che fino al famoso 10 luglio era stata una macchina poco competitiva è cresciuta al punto da mettersi alle spalle le Red Bull anche in qualifica (Vettel è un fuoriclasse ma non può fare tutte le settimane miracoli come quelli di Singapore). E allora chi ci ha guadagnato, nell'operazione?

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