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La firma a Boston il 15 aprile, in arrivo le ultime garanzie

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.La firma del passaggio di proprietà della Roma si farà a casa degli americani. Questa l'unica novità sostanziale emersa ieri dopo la due giorni di trattative ininterrotte nello studio Grimaldi. Unicredit e DiBenedetto si sono accordati per spostare il teatro dell'ultimo atto negli States. Paolo Fiorentino è pronto a ricambiare la visita di Mr. Tom: c'è già una data fissata, il 15 aprile appunto, anche se mai come in questa vicenda i rinvii sono all'ordine del giorno. Le trattative sono finite con l'accordo raggiunto e comunicato ufficialmente martedì sera. Lontano dalla conclusione, invece, il lavoro dei legali che in seguito alle modifiche pattuite sulla struttura dell'operazione devono praticamente riscrivere da capo i contratti, redatti in inglese e poi tradotti in italiano. Nel frattempo verranno avviate le procedure per la costituzione della Newco, partecipata al 60% dagli americani e al 40% dalla banca, che rileverà il pacchetto di controllo della Roma e lancerà l'opa sulle azioni in Borsa. Ieri sera nuovo lungo vertice degli avvocati nella sede dello studio Tonucci dove intorno alle 19 è arrivato DiBenedetto. Il futuro presidente giallorosso ha ripreso a lavorare sull'affare in collegamento con uno dei suoi tre soci negli States, James Pallotta, che durante la riunione è stato messo in contatto anche con Paolo Fiorentino. I soci del consorzio Usa si sono già mossi per fornire entro la data della firma le garanzie per l'acquisto del club e le successive ricapitalizzazioni per cui si sono impegnati. Pallotta ieri ha rassicurato Fiorentino. Oltre alla stesura dei nuovi contratti, è questo in sostanza l'unico passaggio tecnico mancante prima della firma. Sarà poi il cda di Roma 2000 a deliberare il passaggio delle quote. Gli step finali: Opa, autorizzazioni a Consob e Antitrust e convocazione l'assemblea di As Roma per l'elezione ufficiale di DiBenedetto alla presidenza del club. Si arriverà a metà-fine maggio, ma nel frattempo gli americani e gli uomini di fiducia italiani staranno già costruendo la squadra del futuro.

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