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Appunti di storia

Edy Reja, allenatore della Lazio

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Juve-Lazio non è una sfida qualsiasi. Per carità il derby è un'altra cosa, le emozioni che si provano contro i cugini sono irripetibili e non hanno nulla a che vedere con qualsiasi altra gara. Però da sempre le partite contro i bianconeri hanno un sapore particolare. Intanto perché i due scudetti laziali sono arrivati entrambi dopo un testa a testa avvincente con i rivali torinesi, poi perché la Juve ha rappresentato il potere economico e arbitrale per molti anni, infine perché nella Capitale la colonia di tifosi della «Vecchia Signora» è quantomai numerosa. Domenica sera fuori i secondi col Milan favorito principale per lo scudetto, mentre Lazio e Juve si contendono il ruolo di antagoniste principali dello squadrone rossonero. Domani l'esame di maturità della banda di Reja sul campo della Juventus nel ricordo di sfide indimenticabili nel vecchio Comunale o nel Delle Alpi che ha coinciso col periodo migliore di biancocelesti a Torino. 1967 Partiamo dal 1° giugno del '67, Juve-Lazio 2-1 con l'inutile gol di Di Pucchio su rigore nel finale a salvare l'onore del club romano. Era l'ultima giornata di campionato, quella della papera di Sarti a Mantova che fece perdere lo scudetto all'Inter. Peccato che a Torino la Juve, conosciuto il risultato del primo tempo che vedeva i nerazzurri sotto per il gol di Di Giacomo, cominciò a giocare e segnò due gol: la Juve strappò il tricolore al fotofinish ai rivali. La Lazio ci andò di mezzo perché con quella sconfitta per certi versi inattesa fu retrocessa. 1973 Il 28 ottobre 1973, un anno esatto prima della tragedia di Paparelli, il tifoso laziale ucciso da un razzo sparato dalla curva Sud, si gioca Juve-Lazio. Finisce 3-1 senza storia nonostante il gol iniziale di Chinaglia e la rabbia dei biancocelesti per quanto accaduto qualche mese prima con lo scudetto scippato all'ultimo secondo dai bianconeri vittoriosi contro una Roma troppo arrendevole. Tant'è, finì male anche quella volta. 1998 Il primo Juve-Lazio dell'era moderna ha un sapore dolcissimo perché decreta l'inizio dell'era-Cragnotti. Il 29 agosto 1998, in palio c'è la Supercoppa Italiana che alla fine verrà cucità sulla maglia della Lazio. Apre Nedved, pari di Del Piero su rigore inventato dall'arbitro Bettin di Padova in odore di pensione. Per fortuna al 93' Conceicao su assist strepitoso di Mancini, riusce a regalare il trofeo alla Lazio dopo una prestazione coi fiocchi. 2000 Due anni più tardi, precisamente il primo aprile del 2000, lo scherzo peggiore che la Lazio fece alla Juve. Gol di Simeone, campionato riaperto e poi vinto dai biancocelesti all'ultima giornata dopo la provvidenziale pioggia di Perugia che riabilitò un torneo contrassegnato dai favori per arbitrali per i bianconeri. 2004 Il 12 maggio la Lazio si presenta forte del 2-0 dell'Olimpico a Torino nella finale di Coppa Italia. Juve indemoniata, capace di recuperare lo svantaggio con Trezeguet e Del Piero, poi Corradi e Fiore mandano in delirio i quattromila tifosi laziali presenti al Delle Alpi nonostante i gravi problemi finanziari del club. Mancini ancora in trionfo contro i bianconeri. 2009 Infine la semifinale di coppa Italia di due anni fa. Un'impresa griffata da Zarate e Kolarov e dal solito gol di Del Piero: Delio Rossi in mezzo al campo a festeggiare l'ingresso in finale (poi vinta contro la Samp ai rigori), Ranieri infuriato e contestato sull'altro fronte. Domani un altro capitolo di una sfida infinita che stavolta per la Lazio ha mille significati.

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