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Zarate show

Chievo-Lazio, Zarate e Floccari esultano dopo il gol dell'argentino

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Dopo i troppi errori sotto porta nei primi 45 minuti, Reja pensava a un'altra beffa modello Genova. Invece, Maurito tira fuori dal cilindro una magia delle sue dopo sette mesi d'astinenza e proietta la Lazio in testa alla classifica dopo cinque giornate. Dieci punti, sette gol segnati con sette giocatori diversi, sei punti nelle ultime due trasferte di Firenze e Verona mica campetti facili. Numeri da brividi per l'allegra banda di Reja che ha ritrovato ieri anche il sorriso dell'argentino volante. Una partita dominata per tutto il primo tempo chiuso sullo 0-0 soltanto per l'imprecisione di chiunque s'avvicinasse dalle parti del portiere di casa, soprattutto di Zarate. Impeccabile la regia di Matuzalem, ottima tenuta di una difesa che per la prima volta è riuscita a restare imbattuta e soprattuto a far trascorrere una domenica tranquilla a Muslera. Cresce la Lazio intorno alle giocate di Hernanes e alla classe di Floccari capace di trasformare in oro ogni pallone giocato. Come detto, però, la prima frazione di gara con tante, troppe occasioni sbagliate ha fatto pensare che il Chievo preso a pallonate trovasse il guizzo giusto. «Gol sbagliato, gol subito», è scritto sui libri del calcio. E, invece, pur con un secondo tempo meno dominato, i biancocelesti hanno controllato lo sterile ritorno del Chievo e hanno colpito con il manuale del perfetto contropiede. Minuto 24 della ripresa, lancio telecomandato di Mauri e Maurito supera in diagonale Sorrentino, che pure era stato decisiso sempre su Maurito (palla deviata sul palo). L'argentino piange sotto la curva occupata da un manipolo di possessori della tessera del tifoso biancoceleste, si libera di un peso che ne stava limitando la crescita. Una giocata da biliardo che ha mandato in buca la Lazio e regalato il primato in classifica con l'Inter. Conta poco a questo punto del campionato ma vale molto per il morale dei giocatori cominciano a credere al progetto griffato dalla coppia Reja-Lotito. Nemmeno il più ottimista dei tifosi laziali poteva sperare tanto. Ride il presidente in tribuna mentre il tecnico pochi minuti dopo il trionfo, invita tutti a pensare solo a battere il Brescia all'Olimpico per dare un senso al blitz di Verona. Vola basso Reja, ad andare più in alto ci pensa l'aquila che prepara un altro show per domenica.

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