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Voglio solo la Lazio

Mauro Zarate esulta

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Ventisette minuti di nulla. E poco prima il richiamo di Reja per un riscaldamento troppo blando. Maurito Zarate ha chiuso il suo anno orribile con una prova disastrosa contro l'Udinese quasi fosse una presa di posizione polemica. Solo tocchi di prima e nessun affondo nonostante il suo pubblico gli chiedesse almeno una giocata di classe, quelle della passata stagione per intenderci. E alla fine della partita c'era anche qualche laziale scontento della sua prova. Ieri mattina in un'intervista a Sky Sport 24 l'attaccante argentino ha ripercorso la sua stagione prima di tornare in patria ma per fortuna si è detto pronto al riscatto da agosto. «I risultati negativi sono stati colpa nostra, di tutti - spiega Maurito - ed è stato assurdo vedere la Lazio lottare per la salvezza così come il mio rendimento. Ho segnato solo tre gol, troppo pochi. Ora dobbiamo pensare al futuro e tornare a lottare per i primi quattro posti». Ammette la proprie colpe, difende a sorpresa i due allenatori che non sono riusciti a valorizzarlo in questa stagione maledetta: «Tra Ballardini e Reja non è cambiato molto. Adesso devo riuscire a convincere il mio allenatore con i gol. Non sono egoista ma il mio modo di giocare e questo e non possono snaturarmi troppo. I mondiali? Purtroppo sono rimasti a casa. Avrei dovuto fare almeno 20 gol per convincere Maradona e battere una concorrenza tremenda ma avete visto tutti com'è andata». Malissimo. Anche se Zarate è pronto al riscatto: «Dobbiamo tornare subito a lottare per il quarto posto. Ci aiuterà il fatto di non giocare l'Europa League che lo scorso inverno ci ha tolto tante energie inutilmente». Maurito passa e chiude. Ieri è partito per l'Argentina poi le vacanze e il rientro a Roma a meno di clamorosi ribaltoni di mercato che lui proprio non vuole anche perché andarsene dopo un anno così, da perdente, non gli piacerebbe. Quindi, prima di tutto il riscatto sul campo con la maglia della Lazio.

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