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La Brawn diventa Mercedes Gp

Ross Brawn e Dieter Zetsche

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Un sincero chapeau, mister Brawn. Il manager inglese, dopo aver vinto mondiali di Formula Uno con Benetton, Ferrari e la propria omonima scuderia, ha compiuto il vero capolavoro della carriera fuori dalla pista. La Daimler, azienda che controlla la Mercedes, ha annunciato ieri di aver acquisito il 75.1% della Brawn Gp, il team che ha vinto i due titoli mondiali nel campionato appena trascorso. La scuderia cambierà nome, diventando Mercedes Gp. Nell'anno del disimpegno dei grandi costruttori dalla Formula Uno, il colosso tedesco compie dunque un passo in controtendenza, tornando dopo 55 anni a schierare sulla griglia una vettura col proprio nome: non fornendo solo il motore ma occupandosi anche della progettazione tout-cour. Al comando del team resterà, e non poteva essere altrimenti, Ross Brawn: «Squadra che vince non si cambia», ha lasciato intendere subito dopo l'annuncio Dieter Zetsche, amministratore delegato della Daimler. Il capolavoro di Ross Brawn, si diceva. L'inglese, appena un anno fa, aveva rilevato le strutture della Honda al prezzo simbolico di una sterlina. Dopo dodici mesi rivende il tutto a svariate decine di milioni di euro, realizzando una plusvalenza che non ha precedenti nella storia dell'economia. Che la Mercedes fosse interessata alla Brawn era cosa nota da mesi. Che l'operazione avesse questi connotati invece è una notizia che può dare uno scossone al mondo del circus. Si immaginava un impegno simile a quello tenuto con la McLaren, con il controllo di circa il 40% della scuderia. Invece i tedeschi - che cederanno le azioni delle «frecce d'argento» alla fine del 2011 ma continueranno a fornire i motori alla squadra di Martin Whitmarsh almeno fino al 2015 - hanno optato per una scelta più radicale, con la creazione di un nuovo team che, per investimenti e know-how, ha tutte le carte in regola per diventare una delle scuderie più potenti e temibili dei prossimi anni. La Mercedes non ha ancora reso noti i nomi dei piloti che guideranno le due monoposto. L'ipotesi più suggestiva per i vertici della casa automobilistica è quella di schierare una squadra tutta tedesca con Rosberg ormai sicuro affiancato da Nick Heidfeld. Ma l'immissione di ingenti capitali fa tornare in gioco anche l'ex ferrarista Kimi Raikkonen, con il campione del mondo Button verso la McLaren che, tenendosi Hamilton, avrebbe una connotazione sempre più «british». E con la Ferrari «latina» di Alonso, Massa e Fisichella, il Mondiale 2010 sembra sempre più un campionato per nazioni.

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