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Ranieri boccia la Roma

Francesco Totti e Claudio Ranieri

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A Udine in piena emergenza e con Ranieri pessimista più che mai. Quella che stasera affronterà i friulani è una Roma che deve fare i conti con le assenze illustri. Non bastavano quelle di Totti (ieri ha iniziato la riabilitazione), Pizarro e Riise e gli acciacchi di Doni. Alla lista si è aggiunto Menez, vittima di un problema al pube (dove si è già operato) e Burdisso, dapprima inserito tra i convocati e poi lasciato nella Capitale per un fastidio al polpaccio sinistro. Nessuna lesione, ma visto che dalle parti di Trigoria aleggia la nuvola di Fantozzi, meglio non rischiare.   Come non vuole rischiare di avere troppi insuccessi sulla coscienza il tecnico di San Saba che, per la prima volta da quando siede sulla panchina giallorossa, ha preso le distanze dalla squadra. «Sarebbe una stagione difficile con la rosa al completo, figuriamoci ora che siamo in emergenza», ha tenuto a precisare Ranieri. Poi ha rincarato la dose. «Non è la mia Roma, lo è diventata, perché non l'ho costruita io ed è difficile plasmarla: non sono il mago Silvan». Accetta la sfida, ma mette le mani avanti, come fece Spalletti a inizio stagione. «So che devo passare un anno difficile, tribolato. Il mio lavoro sarà ancora più in salita. Sarà una fase di adattamento, sacrificio e anche grandi delusioni. Ma io ero preparato a tutto questo». Prima di firmare la presidente Sensi gli ha spiegato che sarà una stagione di vacche magre. «Sarei venuto più volentieri negli anni dei grandi acquisti, ma in questo momento non ci sono e dobbiamo fare di necessità virtù». Guarda la classifica, ma non se la sente di fissare gli obiettivi. «Non mi piace prendere in giro i tifosi. Ogni partita deve essere giocata al massimo, con spirito di sacrificio. È logico che in questa situazione firmerei per il quarto posto perché significa soldi, Champions League e tante altre cose. Ma voglio giocarmela fino in fondo». Dovrà dare la scossa già contro l'Udinese dove scenderà in campo una squadra incerottata. Doni ha una contusione alla coscia e prima della partita farà un test, difesa con un uomo fuori ruolo, Cassetti, Motta e Juan al rientro dopo gli infortuni. Completa la linea Mexes. De Rossi e Brighi coppia di intermedi, con Taddei, non al top, Perrotta e Guberti dietro l'unica punta Vucinic, che non segna in campionato da 150 giorni. Sperando che riesca a sbloccarsi proprio in Friuli.  

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