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Roma, punto di rabbia

Nicolas Burdisso esulta in Palermo - Roma

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PALERMO Un punto guadagnato. La Roma soffre e lotta nel pantano del Barbera, va in vantaggio due volte contro un Palermo indomabile ma poi è costretta a inseguire e alla fine deve dire grazie a Okaka, che all'88' si procura il rigore trasformato da un immenso Totti nella rete del 3-3 conclusivo. Ranieri opera in avvio un solo cambio rispetto alla formazione che ha travolto la Fiorentina: Perrotta non ce la fa (risentimento al polpaccio), al suo posto Brighi. Confermate l'accoppiata Juan-Burdisso in difesa – di nuovo panchina per Mexes – e quella Totti-Vucinic in attacco. Reduce da due sconfitte e un pareggio, Zenga sente puzza di esonero – con Zamparini non si sa mai – e si affida a un Palermo muscolare, lanciando il rumeno Goian al posto dell'ex Bovo. Si parte sotto una pioggia battente, ma le pozzanghere non frenano la voglia della Roma, che già al 3' va alla conclusione con Juan, imitato al 6' da De Rossi. Due minuti e si vede pure Totti, che se ne va nello stretto e scarica un mancino che si perde di poco alto. Ancora privo di Liverani, il Palermo punta sui palloni lunghi verso Budan, ma senza sfondare. La Roma invece convince e, al primo vero affondo, passa: è il 20' quando Riise cerca Totti al limite, il capitano fa sfilare e con un tacco dei suoi libera Brighi che fredda Rubinho con un preciso interno destro. Giallorossi pericolosi anche al 24' con una punizione di Riise, poi viene fuori il Palermo, che al 40' pareggia: l'azione nasce da un buco di Juan che permette a Miccoli di concludere di destro, la sfera rallenta sull'erba bagnata ma Burdisso pasticcia e la spedisce sul palo, favorendo il tap-in vincente di Budan. Tre minuti dopo nuova leggerezza di Juan, Miccoli di destro sfiora il montante. Fa centro invece Burdisso, che al 46' riporta avanti la Roma siglando il suo primo gol in giallorosso: splendido il volo d'angelo dell'argentino sul corner lungo di Pizarro, ma già al 48' il Palermo fa 2-2 con Miccoli, che approfitta di un errore di Cassetti per infilare Julio Sergio da posizione defilata. La ripresa si apre con un Palermo scatenato, che dopo averlo sfiorato con Cassani, all'11' trova il terzo gol con Nocerino. Ranieri allora getta nella mischia Faty per Brighi, la Roma reagisce e al 16' va vicina al pari con Taddei (salva Kjaer sulla linea), ma nel complesso la reazione giallorossa è confusa. Al 23' ci provano senza fortuna Pizarro e Vucinic, che al 32' impegna severamente Rubinho col destro. Nel finale Ranieri si gioca anche la carta Okaka e al 42' il centravanti anticipa Rubinho che lo stende: dal dischetto Totti non sbaglia e fa 3-3. All'ultimo sospiro Vucinic sfiora addirittura il poker, ma nel recupero è De Rossi a salvare in area giallorossa. Sarebbe stata una beffa.

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