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Il legale di Fioranelli attacca Francesco Totti

Francesco Totti

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Il giorno di Totti, nel bene e nel male. Prima sbeffeggiato, poi protetto da una città intera. Mentre la Roma prova a ritrovare se stessa lavorando nel silenzio della Val Pusteria, una «bomba» esplosa nella Capitale scuote la prima giornata di ritiro. Nicola Irti, avvocato dell'aspirante nuovo padrone giallorosso Fioranelli, usa parole velenose contro il capitano. «E' la rovina della Roma» dice senza mezzi termini lo stesso legale che aveva accusato le banche di ostacolare la cessione del club. «Il popolo giallorosso deve stare con me. Hanno subito troppi torti negli ultimi anni. Anche da Totti. Questa - dice Irti a Centro Suono Sport - è la mia opinione. Via, aria! Vi sta rovinando. Se il Real Madrid non si libera da Raul... la Roma si deve liberare da Totti». A memoria non si ricorda un attacco così duro dall'«interno» al simbolo giallorosso, che ha preferito non commentare: per lui risponderà l'avvocato Franco Coppi. Già acquisita la registrazione dell'intervista di Irti e nei prossimi giorni valuterà se esistono i presupposti per un'azione legale. E pensare che Irti si professa un grande tifoso romanista... Le sue parole hanno provocato una serie di reazioni sdegnate. Dalla Capitale a Riscone, il mondo giallorosso e non solo si schiera a protezione del capitano. I tifosi presenti in ritiro hanno esposto uno striscione duro contro Irti: «Ma come ti sei permesso: per il calcio e per la Roma Totti è il più grande esempio. Vergognati». Diversi i commenti giunti dai politici, persino il sindaco Alemanno è intervenuto, anticipando il riconoscimento che consegnerà personalmente a Totti in Campidoglio a fine luglio per celebrare la «bandiera» del calcio più prolifica di sempre (178 reti segnate tutte con la stessa maglia). Anche la società ha colto la palla al balzo per ribadire la fiducia al capitano. Rosella Sensi ha scritto personalmente una lettera al giocatore e amico Francesco. «Sei e continuerai ad essere la storia della Roma» scrive la presidentessa, anticipando di fatto la chiusura positiva della trattativa per il rinnovo. Il capitano rigranzia tutti: «Grazie per la solidarietà». Al momento però Totti guida il gruppetto di precari «presenti» in Alto Adige: il suo legame con il club termina nel 2010 come quelli di altri pezzi pregiati della rosa come Perrotta, Pizarro e Taddei. Mai aveva iniziato la stagione con il contratto in scadenza, ma almeno il capitano è al sicuro: a prescindere dall'evoluzione della vicenda societaria, la firma prima o poi arriverà. Perché Totti è e resta una delle poche certezze di una Roma mai così disorientata. Le trattative per il rinnovo sono iniziate in primavera. Non mancano gli intoppi visti i soldi in ballo: il capitano chiede un accordo fino al 2014 (quando avrà 38 anni) a cinque milioni di euro netti all'anno, con la promessa di farsi da parte se nel frattempo il fisico non lo sosterrà. Uno stipendio poco inferiore a quello attuale che sarà soprattutto un riconoscimento al giocatore più importante della storia romanista. Prima della lettera, la Sensi aveva già rassicurato personalmente Totti, promettendogli una risposta entro la prossima settimana. Il capitano vorrebbe infatti ottenere il «sì» prima delle fine del ritiro per lavorare con più serenità nella nuova stagione. Gli basterà anche una stretta di mano, l'annuncio arriverà quando le condizioni della società lo permetteranno. Perché Totti è come la Roma: non si discute. E se Rosella Sensi blinda Totti, ci pensa Bruno Conti a tenere De Rossi, obiettivo di Real e Barcellona (ma non solo), fuori dal mercato. «De Rossi vale molto più di 40 milioni (quelli offerti dal Barça, ndr). Il 20 sarà a Trigoria e giocherà ancora per la Roma. Smentiamo tutte queste voci, mi dà soltanto fastidio che di tutto questo non venga messa al corrente la società».

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