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Il Palermo affonda la Fiorentina e il Franchi contesta i viola

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Lo0-2 in casa col Palermo lascia tanto amaro in bocca. I viola dopo l'uno-due dei rosanero sono scomparsi. Nessuna reazione. Simplicio prima e Miccoli dopo, in avvio di ripresa, hanno steso una Fiorentina che nel primo tempo era scesa in campo ben organizzata. Poi il buio. E stavolta Prandelli non può che accettare le critiche: questi fischi li prendiamo e zitti, dirà alla fine. Il tecnico viola parte col 4-3-1-2, dando fiducia a Jorgensen che non scendeva in campo dal primo minuto dallo scorso settembre. Il danese al 5' colpisce il palo con un sinistro incrociato da fuori. Ma è fuoco di paglia. Dopo un discreto inizio, il primo tempo scivola via senza particolari emozioni. Jorgensen spinge e recupera. Al 24' l'altra occasione per i viola: su una punizione di Donadel, Melo scarica di testa nell'area piccola verso Gilardino, l'attaccante tenta il tap in ma è in fuorigioco. Nel finale della prima parte di gara, occasione anche per il Palermo: Guana, in contropiede, si ritrova a tu per tu con Frey ma gli manca la freddezza, si allarga e crossa per Cavani. La difesa viola recupera come può con Dainelli. A inizio ripresa il Palermo passa. Al 3', su cross di Cavani, Gamberini sbaglia rinvio dall'area piccola. Miccoli calcia, Frey respinge sulla linea ma arriva Simplicio che insacca. Prandelli toglie Jorgensen e inserisce Semioli ma qualche minuto dopo, all'11', arriva il raddoppio rosanero. Miccoli servito da Cavani si libera dal limite di Gamberini e lascia partire un destro angolato che batte Frey. Stadio ammutolito. Prandelli toglie anche Donadel e fa entrare Bonazzoli ma non c'è reazione. La squadra accusa colpo. Per il Palermo si aprono autostrade e al 23' Cassani, solo in area, sfiora il terzo gol. Al 31' la Fiorentina lamenta un rigore su Mutu che va a terra contrastato al limite dell'area da Kjaer subentrato a Miccoli dopo il 2-0. Dagli spalti sperano nell'arrembaggio finale, ma non è così. Anzi. È il Palermo, con Simplicio, a 5' dalla fine che sfiora il terzo gol. Al fischio dell'arbitro De Marco, il Franchi fischia. Gongola il Palermo che porta a casa tre punti si gode «la vendetta» per quel gol di mano di Gilardino con il quale, all'andata, la Fiorentina espugnò il Barbera.

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