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Roma, che peccato

Reggina-Roma (Foto Gmt)

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Indelicato ora fare i nomi dei colpevoli e metter teste da tagliare sui ceppi, ma forse a far danni, in un pomeriggio da cani sotto un cielo plumbeo e un sopra un campo modello pantano, sono stati i «non protagonisti»: giocatori subentrati in corso d'opera e che hanno, loro malgrado, inciso pesantemente sul risultato finale. Cirillo entra nella ripresa al posto dell'ex Lanzaro e commette il fallo da rigore che manda in orbita Pizarro e la Roma. Loria va dentro a dieci minuti dalla fine e al primo contrasto mette sui piedi di Cozza la palla del pareggio che impantana i giallorossi. Difficile giustificare la sua goffagine, così come l'imbarazzo dei compagni (Mexes in testa) che hanno faticato a mandar giù questo pareggio che complica il cammino verso l'Europa che conta. Così, come già spesso accaduto in passato, la Roma si butta via sul più bello rimettendo i piedi nei blocchi di partenza per una ricorsa che sembrava impossibile e che invece, con un successo al Granillo, avrebbe anche potuto assumere contorni diversi. È piaciuta comunque la voglia di un gruppo che su un campo al limite dell'impraticabilità ci ha messo tutto quello che aveva e ha cercato di non pensare alle assenze ancora una volta pesantissime. Alla fine Spalletti si accontenta di un punto, fa gruppo attorno ai suoi (soprattutto Loria al quale aveva dato una chance forse per fargli digerire meglio l'arrivo di Diamoutene) e non recrimina. Giusto, perché stavolta qualcosa da ridire sui suoi cambi ci sarebbe eccome: anche se guardando la panchina le scelte non erano poi così tante. Perché la differenza la fà sempre la qualità dei giocatori: se non hai Totti, Vucinic, Perrotta, Riise, Baptista, Cassetti e Panucci, alla fine devi mettere dentro Loria. La sfida di domenica prossima contro il Genoa all'Olimpico assume così i contrni dello scontro diretto per la Champions. Spalletti spera di poter recuperare qualcuno e nel frattempo manda segnali a capitan Totti: «Credo ci sarà, ma se bastasse solo a lui a vincere le partite gli daremmo undici maglie»... Giusto, l'ipotesi è fortemente improbabile, ma almeno così potrebbe evitare di darne una a Loria.

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