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All'ultimo respiro

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Roma piega Avellino solo all'overtime

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E invece questa Virtus dalle mille risorse, nonostante Becirovic ko per influenza, De La Fuente debilitato, Gigli limitato da una lussazione a un dito della mano destra, una volta raccolte le residue energie nervose e fisiche, giovedì era stato overtime anche in Eurolega, ha capovolto la contesa portando a casa la vittoria che la promuove alle Final Eight, a cui accederà come una delle migliori quattro del tabellone. Gentile raccoglie così il frutto di un ottimo lavoro psicologico condito da buone intuizioni tecnico-tattiche. Con lui Jaaber è tornato, come nel periodo ellenico, macchina da canestri. Lampante è poi la crescita, lenta ma costante, di Jennings, autore di una prima parte di qualità utile per non naufragare sotto i colpi di Best e compagni. Fondamentali nel successo anche Giachetti, sfolgorante nel finale, e un Brezec che con le sue triple è stato la chiave per tirare lontano dall'area Williams e Crosariol. Dopo 20' di sofferenza, bene l'ex Cinciarini in avvio, chiusi sul 36-45 la Virtus è sprofondata sul - 14 (41-55). Con le gambe pesanti per lo sforzo europeo si attendevano i titoli di coda. E invece Gentile ha puntellato la difesa schierando assieme Hutson, in difficoltà in attacco, e il lungo sloveno, e Roma ha ritrovato coraggio iniziando il recupero. Che però è sembrato spegnersi nel finale dei regolamentari. Ma dal 74-78 la Virtus ha rosicchiato e un antisportivo di Porta su Brezec ha assegnato i due liberi insaccati del pari 82, e dato il pallone della vittoria, spedito sul ferro da Jaaber. Poi 5' di tensione, risolti dalle folate dei tarantolati Giachetti e Jaaber. Roma, seppur in coabitazione rafforza la seconda piazza e attende la trasferta di Istanbul contro il Fenerbahce di Tanjevic per provare a chiudere alle spalle del Tau la prima fase di Eurolega.

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