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Anche Massa va forte, talvolta fortissimo. Però anche lui è ...

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Certo, poi Massa ha fatto una grande gara, condita da un pazzesco sorpasso su Webber, ma con una macchina di sei decimi al giro più veloce delle altre un pilota «vero» ieri avrebbe vinto e inferto un colpo da ko al rivale. Resta Kubica. Sebbene sia staccato in classifica e handicappato dalla vettura meno competitiva delle tre sarebbe sbagliato sottovalutare le sue chances. Kubica non è un mostro di velocità e probabilmente le sue doti di guida sono penalizzate, nell'arco di una gara, anche da limiti di natura atletica (le F1 di oggi sono molto faticose da guidare). Però è intelligente, freddo e commette meno sbagli dei due rivali. D'altronde gli esempi di tassinari che hanno vinto titoli mondiali sfruttando le debolezze altrui non mancano davvero: il parallelo che mi viene subito in mente è quello con Keke Rosberg, iridato nel 1982 con una sola vittoria all'attivo. Ripeto, comunque, che chiunque vinca l'unico vero campione del mondo resta Alonso. E Alonso spasima per venire alla Ferrarià Possibile che davvero Montezemolo gli preferisca i suoi nani e le sue ballerine (che oltretutto sono più di Jean Todt che suoi)? Giancarlo Baccini

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