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Rino Tommasi Simone Bolelli, il ...

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593. Fin qui soltanto un brutto risultato che conferma il pessimo momento di Bolelli che dopo il torneo di Wimbledon, dove aveva battuto il cileno Gonzalez, aveva infilato una serie di risultati negativi. L'aspetto curioso è che Suzuki, che quattro anni fa era stato classificato numero 101, è stato a lungo allenato da Claudio Pistolesi, che ora è il coach di Bolelli. Bolelli non ha mai ceduto il servizio in tutta la partita (7-6, 4-6, 7-6, il punteggio) ma sono stati decisivi due tie-break evidentemente giocati con poca tranquillità e molta paura. È possibile che sul rendimento di Bolelli abbiano influito le polemiche dei giorni scorsi ed i provvedimenti presi nei suoi confronti dalla Federazione. Ineccepibile la decisione di escluderlo da qualsiasi futura convocazione, ridicolo il provvedimento di non consentirgli l'ingresso di circoli affiliati alla Fit, ininfluente la decisione di non fargli giocare il campionato a squadre, una competizione inutile e che andrebbe abolita. Come ho scritto fin da New York, la questione è stata gestita malissimo dalla Federazione che avrebbe dovuto prospettare a Bolelli l'unico provvedimento possibile, cioè l'esclusione dalla nazionale. Ho anche chiaramente detto a Pistolesi che Bolelli stava compiendo un clamoroso errore. I nostri dirigenti lo negheranno ma sono sicuro che la sconfitta di Bolelli contro Suzuki sarà da loro accolta con soddisfazione. Purtroppo hanno sbagliato tutti ed a pagare è il nostro tennis. Purtroppo non è stata una bella giornata per i nostri tennisti. Infatti a Metz, anche il numero uno italiano, Andreas Seppi, è stato battuto in due set dal francese Mandarino, numero 181 in classifica.

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