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Bianchi-Balotelli, colpi sfumati

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Più che una necessità uno sfizio, possibilmente non troppo costoso. Tra tante idee poco affascinanti - Bjelanovic, Caracciolo, Sosa e Calaiò - ai dirigenti giallorossi ne era venuta una assai intrigante: Rolando Bianchi. Proprio lui che ora veste la maglia dei «cugini» biancocelesti. Il contatto col giocatore risale a meno di un mese fa, quando il Manchester City di Eriksson si era messo in testa di strappare subito Mancini alla Roma. Bianchi sarebbe stata la parziale contropartita e da Trigoria (o viceversa) è partita una telefonata al giocatore. Che però, per venire nella Capitale, avrebbe chiesto garanzie sul posto da titolare. Spalletti non ha mai pensato di stravolgere l'assetto tattico della squadra e la risposta è stata «picche». Rimpianti? Pochi. Al contrario di quelli che riguardano un altro acquisto sfumato: Mario Balotelli. Il baby fenomeno dell'Inter è stato per qualche giorno vicino al passaggio in giallorosso nell'ambito dell'affare-Chivu. La Roma, oltre a Obinna, aveva indicato lui come possibile pedina di scambio. Non se n'è fatto nulla ed è arrivato Andreolli che ora è al Vicenza, l'unica squadra pronta a garantirgli il posto da titolare. A giugno dovrebbe essere rinnovata la comproprietà tra Roma e Inter. Tutti si augurano che nel frattempo Andreolli sia tornato ad essere un calciatore.

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